Boehringer Ingelheim, accordo con biotech britannica per candidati contro la schizofrenia

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Boehringer Ingelheim ha ottenuto dalla biotech britannica Sosei Heptares un’opzione su una famiglia di candidati con potenziale elevato per la cura della schizofrenia.

L’azienda farmaceutica tedesca pagherà una commissione d’acquisto di 25 milioni di euro per il portafoglio di agonisti GPR52, potenzialmente in grado di generare una terapia di prima classe per la patologia psichiatrica. Ha inoltre concordato una tranche di 60 milioni di euro; la cifra – a seguito di royalties e pagamenti di milestones per lo sviluppo, obiettivi regolatori e commercializzazione – potrebbe salire di ulteriori 670 milioni.

Sosei Heptares è specializzata in farmaci che hanno come bersaglio i recettori accoppiati alle proteine G (GPCR), una fertile sorgente di obiettivi farmacologici per l’industria farmaceutica, considerato che sono il target di circa un terzo di tutti i farmaci commercializzati.

Secondo Boehringer Ingelheim gli agonisti del GPR52 hanno il potenziale per affrontare i sintomi della schizofrenia, non solo quelli positivi come i deliri e le allucinazioni – che rispondono già ai farmaci a disposizione – ma anche quelli negativi come l’apatia e il ritiro sociale. Questa classe di farmaci sarebbe anche in grado di combattere le disfunzioni cognitive, molto più difficili da trattare e prive di farmaci indicati approvati.

Il candidato principale Sosei Heptares, HTL0048149, è attualmente in fase di sperimentazione 1a/1b nel Regno Unito su volontari sani.

 

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