Biofarmaceutica, futuro cinese. Parola di Stefan Oschmann (Merck KGaA)

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Per il presidente e CEO di Merck KGaA, Stefan Oschmann, non ci sono dubbi. La Cina sarà protagonista del prossimo capitolo della biofarmaceutica.

A margine del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, Oschmann ha ancora una volta espresso la sua fiducia nel mercato asiatico emergente, dicendo alla CNBC che è “assolutamente certo” che un’azienda biofarmaceutica tra le prime 50 al mondo sarà cinese.

Oschmann basa le sue rosee previsioni sulle recenti scelte politico-ammnistrative della Cina, che ha snellito il processo di valutazione dei farmaci e adottato nuove politiche per la protezione della proprietà intellettuale.

La qustione della proprietà intellettuale, fino a oggi, è stata una delle ragioni per cui l’amministrazione Trump ha alzato le tariffe nei confronti dei prodotti cinesi.

In risposta, a dicembre, il paese asiatico ha presentato nuove misure per reprimere il furto della proprietà intellettuale.

Tuttavia, le leggi e le normative cinesi in questa materia sono in vigore da un pò di tempo; la preoccupazione delle imprese straniere ha sempre riguardato la loro effettiva applicazione.

Interrogato sulla questione dei prezzi, Oschmann ha commentato positivamente l’atteggiamento di accoglienza del governo cinese nei confronti dei farmaci innovativi.

“Per quanto riguarda i prezzi, la Cina non è un paradiso per l’industria farmaceutica, ma è un ambiente nel quale pensiamo di poter lavorare bene”, ha affermato.

“Vedo nel mondo tre sistemi per l’innovazione che funzionano davvero, e cioè Cina, Stati Uniti e Israele”, ha detto il CEO di Merck KGaA. “In questi tre luoghi c’è una forte collaborazione tra le piattaforme tecnologiche, le autorità militari, il mondo accademico e le aziende private”.

Secondo Oschmann l, “l’Europa non è affatto nella stessa situazione”.

Sulla scia dell’intervista di Oschmann alla CNBC, Merck KGaA ha annunciato di aver firmato una collaborazione strategica con Tencent, gigante cinese della tecnologia internet e partner delle multinazionali farmaceutiche cinesi. Lo scopo dell’accordo è quello di lavorare sui servizi sanitari digitali nel paese asiatico.

La partnership si concentrerà sull’informazione e sull’accessibilità sanitaria nelle aree terapeutiche di interesse per la casa farmaceutica tedesca: le malattie allergiche, l’infertilità, il diabete, i disturbi della tiroide, le malattie cardiovascolari e il settore oncologico.

Merck KGaA ha radici profonde in Cina, dove è presente da 85 anni.

Nel 2016, il produttore tedesco di farmaci ha aperto il suo più grande impianto al di fuori dell’Europa: i una struttura da 188 milioni di dollari a Nantong, vicino a Shanghai.

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