AstraZeneca investe nel gas naturale rinnovabile per i propri impianti

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AstraZeneca punta forte sul gas naturale rinnovabile (RNG) come fonte di energia per i propri impianti. Attraverso una partnership di 15 anni con il fornitore britannico di energia pulita Future Biogas, e del valore di 100 milioni di sterline, la pharma vuole affermarsi come prima azienda utilizzatrice di gas biometano su scala industriale nel Regno Unito.

In base all’accordo, AstraZeneca avrà accesso a una quantità di gas naturale rinnovabile sufficiente a circa 8.000 case. Questa risorsa sarà utilizzata per alimentare gli impianti di Macclesfield, Cambridge, Luton e Speke. Il tutto avverrà entro l’inizio del 2025.

L’impianto a biometano, quando entrerà in funzione, utilizzerà colture locali come materia prima, contribuendo al sostegno delle aziende agricole e promuovendo lo sviluppo di un’economia rurale circolare.

La partnership AstraZeneca – Future Biogas vuole rappresentare un modello per altre organizzazioni interessate ad aumentare l’uso di gas naturale rinnovabile e a ridurre le emissioni. Nel suo impegno verso la sostenibilità, AstraZeneca ha l’obiettivo di diminuire la propria impronta di carbonio del 50% entro il 2030 e di arrivare a “emissioni zero” al più tardi entro il 2045.

L’azienda farmaceutica guarda anche all’estero: questa estate ha esteso il programma AZ Forest con un investimento da 400 milioni di dollari per sostenere programmi di salvaguardia delle foreste in Brasile, India, Vietnam, Ghana e Rwanda. Nel mese di giugno ha stretto un accordo con Vanguard Renewables, produttore statunitense di gas naturale rinnovabile (RNG), per utilizzare la risorsa nel campus di Newark, Delaware.

Ad agosto la pharma anglo-svedese ha inoltre siglato una collaborazione con Stratkraft, fornitore europeo di energia rinnovabile, per poter disporre di energia eolica al fine di aumentare la fornitura di elettricità rinnovabile in Svezia. In base all’accordo, AstraZeneca acquisirà 200 gigawattora di energia all’anno per 10 anni, che copriranno circa l’80% del suo fabbisogno totale di elettricità del centro di ricerca di Göteborg e dell’impianto di produzione di Södertälje.

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