Il CEO Pascal Soriot lo aveva anticipato nei mesi scorsi. Ora la notizia è ufficiale. AstraZeneca entra a pieno titolo nel mercato azionario statunitense. La pharma anglo-svedese ha infatti annunciato che sostituirà i propri American Depositary Receipts (ADR) — strumenti finanziari che rappresentano azioni di società straniere quotate negli Stati Uniti — con azioni ordinarie quotate direttamente al New York Stock Exchange (NYSE).
La società manterrà comunque la sede legale e la quotazione primaria a Londra, oltre che al listino di Stoccolma, ma dal 2 febbraio 2026 sarà presente sul mercato statunitense con un titolo ordinario unico.
Secondo il Financial Times e la Reuters, l’operazione punta a migliorare la liquidità e l’attrattività per gli investitori istituzionali americani, che spesso preferiscono azioni ordinarie a strumenti derivati come gli ADR.
L’azienda sottolinea che si tratta di una “armonizzazione” della struttura azionaria, volta a ridurre costi e complessità per gli investitori, e non di un passo verso l’abbandono del Regno Unito.
Per la City di Londra, tuttavia, il segnale è forte: dopo anni di difficoltà nel trattenere i grandi gruppi globali, la decisione di AstraZeneca rilancia il dibattito sulla competitività della piazza finanziaria britannica.
Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato per la società guidata da Soriot, nonché il centro principale per le approvazioni regolatorie dei propri farmaci.