Amgen, nel Q1 aumentano del 22% i ricavi netti

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Amgen chiude il primo trimestre dell’anno con +22% dei ricavi netti, arrivati a 7,4 miliardi di dollari. L’utile operativo si è attestato sui 3,1 miliardi di dollari su base non-GAAP. L’utile per azione (EPS), invece, è sceso dell’1%, arrivando a 3,96 dollari; un calo attribuito alle spese operative e di interesse legate all’acquisizione di Horizon Therapeutics per 27,8 miliardi di dollari, avvenuta nel 2023.

Tra i farmaci che hanno fatto registrare le migliori performance figurano Repatha (evolocumab) ed Evenity (romosozumab-aqqg). Entrambi sono cresciuti rispettivamente del 33% e del 35% su base annua ( YoY).

Amgen ha inoltre assistito a una crescita dell’80% su base annua del farmaco contro l’asma grave Tezspire (tezepelumab-ekko) e a un aumento del 122% delle vendite di Tavneos (avacopan), farmaco per la vasculite associata ad autoanticorpi del citoplasma dei neutrofili.

I ricavi del farmaco più redditizio di Amgen, il trattamento per l’osteoporosi Prolia, sono aumentati dell’8%, arrivando a 999 milioni di dollari.

Per quanto riguarda gli obiettivi strategici la pharma californiana sta cercando di conquistare una quota importante nel mercato dei trattamenti per l’obesità, dominato da Novo Nordisk ed Eli Lilly,

In occasione della comunicazione dei risultati del Q1 2024, i dirigenti  di Amgen hanno reso noti i risultati intermedi dell’inibitore multispecifico del recettore del polipeptide inibitore gastrico (GIPR) MariTide (cafraglutide maridebart, AMG 133), che è in fase di valutazione in uno studio di Fase II (NCT05669599) per il trattamento di adulti in sovrappeso o obesi, con o senza diabete mellito di tipo 2. I risultati raggiunti sono stati definiti “incoraggianti”.

 

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