A cosa pensa Amgen per il rilancio?

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Non è un segreto. La Amgen, specializzata in biotecnologie e con sede in California, sta cercando il rilancio e sarebbe disponibile ad aprirsi a nuovi campi nella ricerca. “Stiamo dicendo – ha dichiarato il direttore finanziario di Amgen, David Meline a Bloomberg – che non si deve essere sorpresi se lo facciamo, dal momento che ormai abbiamo le forze per uscire dai nostri stretti interessi”.

Ma questo non significa che si butterà in qualcosa di completamente diverso rispetto agli obiettivi che ha avuto finora. Per esempio, infatti, l’azienda americana ha rifiutato, nella seconda metà del 2015, alcune proposte che avrebbe valutato come non adeguate e vorrebbe continuare a fare scelte mirate. “La cosa più difficile da fare quando si hanno ingenti risorse economiche è essere oculati”, ha sottolineato Meline.

Un bisogno, quello di aprirsi a nuovi interessi, dettato anche dalle pressioni che arrivano dagli investitori. Inoltre, i farmaci blockbusters della Amgen sono in cima alla lista dei prossimi a perdere il brevetto, minacciati dall’ingresso nel mercato di biosimilari. Neupogen, somministrato contro la neutropenia nei pazienti che si sottopongono a chemioterapia, è già sotto attacco dalla Novartis, con il farmaco Zarxio. Mentre nel 2014 l’azienda californiana aveva già fatto un piano di ristrutturazione che ha determinato 1100 licenziamenti, portando  a un totale di 4000 le persone lasciate a casa. E qualche analista aveva addirittura pensato a un fallimento dell’azienda.

L’amministratore delegato di Amgen, Robert Bradway, però, non si è ancora buttato nella mischia, tanto che l’ultimo accordo fatto dall’azienda americana risale al 2013: l’acquisizione, per 10,4 miliardi di dollari, della Onyx Pharmaceuticals, che ha portato con sé Kyprolis, un antitumorale che la Amgen sta cercando di far approvare per un maggior numero di indicazioni terapeutiche e quindi di pazienti.

Dunque, a cosa vorrebbe aprirsi Amgen? Il suo impegno nel portare a casa farmaci di sei diverse categorie terapeutiche fornirebbe degli indizi. I nuovi interessi starebbero rivolgendosi verso i settori cardiovascolare e delle neuroscienze. Nel campo cardiovascolare, però, Amgen ha solo il nuovo inibitore PCSK9, Repatha, un farmaco contro alti livelli di colesterolo, e Corlanor, un medicinale indicato nell’insufficienza cardiaca. Mentre nel settore delle neuroscienze non avrebbe farmaci approvati.

Inoltre, Amgen avrà diversi concorrenti. L’industria delle biotecnologie ha da tempo gli occhi puntati, per esempio, su Gilead Sciences, che con il nuovo farmaco contro l’epatite C ha un tesoro da investire. E gli analisti guardano anche all’azienda Biogen, la cui crescita sta rallentando per via delle pressioni nel campo della Sclerosi Multipla, e che avrebbe bisogno “di mangiare o di essere mangiata”, dicono gli esperti. 

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