2023, annus horribilis per gli investimenti nel biotech

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Il 2023 è stato l’annus horribilis per gli investimenti e i finanziamenti nel settore delle biotecnologie. E ora arrivano anche percentuali e cifre a certificarlo. Le statunitensi National Venture Capital Association e Pitchbook – agenzia di market data – hanno pubblicato i dati consolidati nell’ultimo trimestre dello scorso anno, che rendono conto di un complessivo calo degli investimenti capital venture del 25%.

Le società di venture capital hanno invertito la rotta degli investimenti verso aziende farmaceutiche affermate sul mercato: il 40% delle operazioni del 2023 si è svolto in questo ambito.

Dopo un periodo di euforia per gli investimenti nelle fasi pre-cliniche dei farmaci, i manager dei fondi e delle società venture capital venture sembrano ora attendere che le pharma entrino nella fase avanzata degli studi clinici o, quantomeno, abbiano una tabella di marcia precisa in questa direzione.

Il calo degli investimenti nelle fasi pre-cliniche dei farmaci è stato netto, scendendo nel 2023 a 170,6 miliardi di dollari dai 242,2 miliardi dell’anno precedente.

Anche il numero delle operazioni finanziarie complessive ha subito una sensibile diminuzione: dalle 559 operazioni del 2022 – per un valore totale di 24,5 miliardi di dollari – si è arrivati alle 481 operazioni dello scorso anno, che rendono conto di un capitale totale investito di 18,4 miliardi di dollari.

Entrando nello specifico degli investimenti, il rapporto di National Venture Capital Association e Pitchbook segnala un decremento nel campo delle terapie cellulari.

La maggior parte del capitale investito nei prodotti innovativi- circa 14,2 miliardi di dollari – è stato destinato allo sviluppo di small molecule e prodotti biologici.

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