2023, anno di svolta per le immunoterapie?

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Secondo gli analisti della società statunitense SVB Analytics, il 2023 sarà un anno “importante” per le terapie contro il mieloma multiplo e il linfoma non-Hodgkin basate su cellule immunitarie, sia autologhe che allogeniche.

Con candidati farmaci come mosunetuzumab, glofitamab ed epcoritamab, che si stanno facendo strada negli studi clinici, questi analisti prevedono che la commercializzazione di engager bispecifici di cellule T CD3 inizierà a far parte dei paradigmi terapeutici man mano che questi farmaci verranno approvati.

“Prevediamo che la maturazione di questi mercati avrà un percorso pluriennale, influenzato dalla mancanza di infrastrutture necessarie e dalla formazione in ambito comunitario per la somministrazione dei TCE, dalla lentezza con cui si libereranno i vincoli di produzione per le CAR-T, dalla divulgazione di dati delle linee precedenti, nonché dalle combinazioni e dal sequenziamento delle classi”, hanno scritto gli analisti di SVB in un lungo rapporto pubblicato il 24 gennaio.

Il mese scorso, la terapia allogenica con cellule T ha fatto un grande passo avanti in Europa con l’approvazione del primo trattamento di questo genere nel continente. La Commissione europea ha infatti approvato Ebvallo, prodotto da Atara Biotherapeutics, per i pazienti con malattia linfoproliferativa post-trapianto positivi al virus di Epstein-Barr.

Sempre a dicembre 2022 Beam Therapeutics ha ottenuto il via libera dalla FDA per proseguire la sperimentazione sull’uomo di una terapia CAR-T di base modificata e pronta all’uso per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule T (T-ALL)/linfoma linfoblastico a cellule T (T-LL) recidivati/refrattari.

Beam è una delle numerose biotech che stanno lavorando a una terapia CAR-T allogenica che richiede l’uso di cellule di un donatore anziché di cellule proprie del paziente.

Gli analisti di SVB hanno anche analizzato le novità in arrivo per il trattamento del linfoma non-Hodgkin, tra le quali mosunetuzumab, farmaco che ha appena ottenuto l’approvazione accelerata della FDA.

Sotto la lente di ingrandimento anche altre potenziali decisioni della FDA, che riguardano engager bispecifici per il linfoma a grandi cellule B 3L+, come epcoritamab e glofitamab, entrambi attualmente in priority review.

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