Vaccini COVID, l’Ue vuole inserire nei contratti la “clausola varianti”

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(Reuters) – L’Unione Europea aggiungerà delle clausole ai contratti siglati con i produttori di vaccini contro il COVID-19 per bloccare le forniture in corso, in caso di necessità, e avere accesso a vaccini modificati, che potrebbero assicurare una maggiore protezione contro le varianti virali emergenti.

Le mutazioni più contagiose si stanno diffondendo rapidamente nell’UE e in tutto il mondo, con la variante britannica che, secondo gli esperti, potrebbe diventare quella prevalente nel nostro continente. Le aziende farmaceutiche stanno testando i loro vaccini contro le varianti e stanno anche lavorando a modifiche che potrebbero rendere i prodotti in sviluppo più efficaci contro le mutazioni del virus.

Una clausola di questo tipo è stata già inclusa nel secondo contratto siglato tra l’Unione Europea e Pfizer/BioNTech all’inizio di febbraio, per la fornitura di 300 milioni di dosi aggiuntive del vaccino prodotto dalle due aziende.

L’Unione Europea sta valutando se aggiornare con le nuove clausole anche gli altri contratti in essere. In particolare l’Europa sta cercando di negoziare nuove forniture con Novavax, Valneva e Moderna, per aumentare la riserva di vaccini che dovrebbe superare i 2,3 miliardi di dosi già assicurati dai contratti stipulati con sei aziende farmaceutiche.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana Daily Health Industry)

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