Teva torna a crescere nel Q4 2019

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(Reuters Health) – Arriva la svolta per Teva Pharmaceuticals. L’azienda israeliana, dopo due anni di ristrutturazioni, ha riportato risultati leggermente migliori del previsto nel quarto trimestre 2019.

Le azioni della pharma israeliana sono cresciute del 9,1%, trainate anche dalla previsione di una forte crescita nel 2020 per due suoi farmaci chiave: la terapia contro l’emicrania Ajovy e il trattamento per la malattia di Huntington Austedo. Inoltre, l’azienda ha espresso ottimismo nel portare a termine un accordo sugli oppioidi negli USA.

Il CEO di Teva, Kare Schultz, ha dichiarato che l’azienda “sta lentamente recuperando la fiducia dei mercati” grazie a una delle più grandi ristrutturazioni mai messe in atto nel settore farmaceutico.

Le entrate sono aumentate dell’1%, arrivando a 4,5 miliardi di dollari, principalmente grazie all’aumento delle vendite di Austedo e Ajovy, nonché di alcuni prodotti respiratori. Dati che hanno permesso di compensare le minori entrate di Copaxone, per la sclerosi multipla, in Nord America.

“Nel 2019 abbiamo fatto grandi passi avanti per riprendere la crescita, completando il piano di ristrutturazione biennale, riducendo i costi di base di oltre tre miliardi e il debito netto di oltre nove miliardi di dollari”, ha detto Schultz.

Teva ha chiuso 13 siti produttivi e ha altri 10 in fase di chiusura o disinvestimento. Alla fine del 2019 il debito ammontava a 26,9 miliardi di dollari; debito contratto dall’azienda dopo l’acquisto nel 2016, per oltre 40 miliardi di dollari, dell’unità dei generici di Allergan.

Per quel che riguarda i farmaci, Ajovy ha generato ricavi nel Nord America di 25 milioni di dollari nel Q4, un risultato inferiore alle stime per il prezzo più basso, ma con il lancio dell’auto-iniettore l’azienda è fiduciosa di poter aumentare le quote di mercato al 25% dall’attuale 15%. Le vendite di Austedo, invece, sono raddoppiate a 136 milioni di dollari.

Per il 2020, Teva prevede ricavi tra 16,6 e 17 miliardi di dollari, mentre gli analisti sono più ottimisti (17,2 miliardi di dollari).

Le vendite in USA di Austedo dovrebbero arrivare a 650 milioni di dollari e le vendite globali di Ajovy a 250 milioni di dollari. Teva sta anche studiando la possibilità di usare Austedo nel trattamento della sindrome di Tourette e Schultz, con i risultati delle sperimentazioni in fase avanzata attesi nel primo trimestre del 2020.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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