Teva: dai tagli di Schultz si salvano i lanci di Austedo e fremazunemab

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“Fondamentalmente l’unica cosa che stiamo veramente proteggendo è il flusso dei prodotti” Con queste parole, alcuni giorni fa, il CEO di Teva Kåre Schultz concludeva la relazione agli investitori sul piano “lacrime e sangue “ redatto per salvare la pharma israeliana.
Ma nell’ampio pacchetto di misure restrittive, Schultz ha lasciato lo spazio ai lanci di due prodotti sui quali conta molto per rinnovre il portfolio. Si tratta di Austedo, appena approvato contro la corea di Huntington e la discinesia tardiva (TD), e fremanezumab, un anticorpo monoclonale CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide) per combattere l’emicrania. “Sosteniamo fremanezumab al 100%”. In un settore duro per la presenza di molti concorrenti, Teva è l’unica società che produce un farmaco che può essere somministrato una sola volta ogni tre mesi. Questo è un aspetto che riteniamo essere vantaggioso. Per quanto riguarda Austedo, ovviamente abbiamo fatto in modo di avere le risorse per un lancio di successo” , afferma Shultz. Entrambi i farmaci avranno bisogno di risorse per competere contro i rivali chiave. Austedo è in concorrenza contro Ingrezza di Neurocrine, che nel mese di agosto ha ottenuto luce verde dalla FDA per il trattamento della discinesia tardiva come primo farmaco in assoluto per questa indicazione . Sul fronte emicrania Teva lotterà contro Novartis e Amgen – che hanno presentato domanda alla FDA per erenumab durante l’estate – e contro Eli Lilly, che ha presentato la propria domanda per il proprio candidato all’inizio di questo mese. Teva, da parte sua, ha visto la FDA accettare la sua richiesta per fremanezumab. Nonostante un quadro assai competitivo, gli analisti si aspettano che Teva diventi “uno dei leader nell’area CGRP”, ha scritto Vamil Didel Credit Suisse, in una recente nota ai clienti. “Fremanezumab si distingue come una delle poche risorse di interesse nel portafoglio di Teva”. Nel frattempo, però, Teva risentirà del piano di riduzione dei costi, che è più ampio di quanto atteso dagl stessi osservatori del settore. “Praticamente cerchiamo di fare tutto e di ottimizzare tutto in una volta sola”, ha detto Schultz agli investitori. La strategia prevede anche che i progetti di riduzione dei costi siano “sicuramente eseguibili” e ” fuori da obiettivi specifici di unità specifiche”.

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