Teva, 2021 anno flat per le vendite

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(Reuters) – Pur aspettandosi una crescita trainata dai suoi due principali farmaci Austedo e Ajovy, nel complesso, per il 2021, Teva prevede vendite piatte rispetto al 2020. Una stima inferiore alle aspettative che ha fatto scendere le azioni del più grande produttore mondiale di generici del 9%.

“Vediamo un’attività molto stabile con margini graduali di miglioramento di anno in anno”, osserva il CEO Kåre Schultz, che si dice ottimista circa una crescita “a una cifra da bassa a media nei prossimi anni”.

Le performance di Austedo, farmaco contro la malattia di Huntington, e di Ajovy, terapia per l’emicrania, quest’anno dovrebbero portare nelle casse di Teva circa 1,2 miliardi di dollari, in crescita  rispetto agli 821 milioni di dollari del 2020. Di contro le vendite del farmaco per la sclerosi multipla, Copaxone, dovrebbero ridursi di 300 milioni di dollari, totalizzando 1,05 miliardi di dollari, a causa della concorrenza.

Sul fronte azionario Teva – che prevede di chiudere o cedere 11 dei suoi 61 siti di produzione in tutto il mondo – ha guadagnato 68 centesimi per azione nel Q4 2020, rispetto a 62 centesimi dell’anno precedente. I ricavi, invece, sono rimasti sostanzialmente invariati, a 4,45 miliardi di dollari. Ed è andata meglio di quanto previsto dagli analisti, che avevano stimato un guadagno di 63 centesimi per azione e un fatturato di 4,37 miliardi di dollari.

Il debito dell’azienda israeliana è sceso a 23,7 miliardi di dollari alla fine del 2020 dai 24,9 miliardi di dollari dell’anno precedente.

Reuters Health News

(Versione italiana Daily Health Industry)

 

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