Takeda, il CEO ci crede: Cina secondo mercato

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Il CEO di Takeda, Christophe Weber, ha una grande ambizione: vuole far diventare quello cinese  il  secondo mercato della pharma che dirige. “Non ci sono motivi per i quali la Cina non dovrebbe diventare, nel tempo, il nostro secondo mercato mondiale per importanza”, ha detto di recente Weber in un’intervista a Bloomberg. Ha anche aggiunto che Takeda vede ormai la Cina alla pari con gli Stati Uniti e l’Europa nella ricerca, nelle nuove approvazioni e nelle politiche di rimborso dei farmaci.

Secondo un rapporto del 2016 curato dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. il  mercato farmaceutico cinese potrebbe raggiungere i 167 miliardi di dollari di valore entro il 2020, La maggior parte delle aziende farmaceutiche multinazionali deve tuttavia ancora inserirsi in questo contesto. AstraZeneca, che ha appena visto le vendite del primo trimestre superare il miliardo di dollari, è probabilmente l’antesignana più accreditata. Per Takeda, tuttavia, è probabile che ci vorrà molto tempo per incrementare le vendite nel paese asiatico e portarle al livello dei risultati ottenuti negli Stati Uniti, in Giappone o nel Regno Unito. Le entrate cinesi di Takeda dalla Cina hanno sofferto negli ultimi anni. Il valore è sceso dai 66 miliardi di yen giapponesi (585 milioni di dollari) del 2015  ai 57,6 miliardi di yen del 2016 e poi ai 49,6 miliardi di yen nel 2017. Gli incassi del mercato USA sono stati di circa 600 miliardi di yen, mentre 510 miliardi di yen è quanto Takeda è riuscita a ottenere dal mercato giapponese. Takeda è in procinto di ottenere il via libera per l’acquisizione di Shire. L’ex azienda di Dublino vende in questo momento in Cina solo tre farmaci: Advate, Flexbumin e Fosrenol. Ma le istituzioni cinesi stanno spingendo per approvazioni più rapide di farmaci orfani, un obiettivo chiave di Shire, che vede in questa volontà del Paese asiatico una prospettiva di opportunità commerciali.

La struttura di Takeda Cina
Il team di gestione del mercato cinese di Takeda ha vissuto grandi cambiamenti. Due dirigenti se ne sono andati nel 2017 e di recente ha lasciato la pharma anchei l responsabile del Medical Affairs. Sean Shan, country manager di Takeda China, ha ristrutturato l’azienda in in due Business Unit: una si occupa di diabete,  farmaci cardiovascolari e dell’appartato digerente, l’altra è focalizzata nel settore oncologico. Takeda prevedeva infatti di lanciare in Cina sette nuovi prodotti nei prossimi cinque anni. A maggio ha lanciato in Ninlaro, farmaco contro il mieloma multipllo, e ora sta cercando di ottenere l’approvazione per un trattamento antinfiammatorio, Entyvio, e per un antiacido gastrico, Takecab.

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