Takeda: accordo con MD Anderson Cancer Center per lavorare su CAR-NK

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Takeda ha stretto un accordo con MD Anderson Cancer Center per accedere alle terapie cellulari CAR-NK. L’accordo garantisce alla pharma giapponese i diritti per un massimo di quattro programmi tra i quali le terapie cellulari natural killer (NK) rivolte a CD19 e BCMA.

Le cellule NK hanno alcuni potenziali vantaggi rispetto alle cellule T che hanno sostenuto la prima ondata di terapie CAR. Le cellule NK prelevate da una persona possono infatti essere trapiantate in un altro individuo senza causare rigetto. Ne consegue un processo di produzione più semplice ed economico di quello necessario per le cellule T del recettore dell’antigene chimerico già esistenti (CAR-T). Inoltre, le CAR-NK sembrano non provocare la grave sindrome da rilascio di citochine e la neurotossicità, entrambe legate alle CAR-Ts.

Alla MD Anderson, Katy Rezvani e i suoi colleghi hanno lavorato sulle cellule NK, producendo una piattaforma che ha generato terapie cellulari contro CD19 e BCMA.

Il CD19 è il recettore preso di mira dai farmaci di prima generazione CAR-T, Kymriah e Yescarta, BCMA è invece al centro dell’attenzione di molti gruppi che lavorano sulle terapie cellulari.

Takeda vuole garantirsi i diritti su CAR-NK di MD Anderson. L’accordo concluso concede infatti a Takeda i diritti esclusivi su quattro programmi, inclusi i candidati CD19 e BCMA, e la possibilità di collaborare con MD Anderson al loro sviluppo. La casa farmaceutica giapponese ha in programma di avviare una sperimentazione fondamentale per il candidato CD19 nel 2021.

MD Anderson sta già testando la terapia cellulare CD19 in pazienti con tumori recidivanti e refrattari. Sulla base del profilo visto nella fase 1 / 2a, Takeda ritiene che il candidato CD19 sia abbastanza sicuro da poter essere somministrato in regime ambulatoriale.

Se il candidato CD19 dovesse rivelarsi in effetti una terapia cellulare sicura, economica e somministrabile al di fuori degli ospedali, avrà possibilità di successo. Ci sono tuttavia delle buone ragioni per le quali le cellule T e non le cellule NK hanno caratterizzato il periodo iniziale delle terapie CAR-T.

Le cellule NK nell’organismo sono poche il che significa che sono necessarie efficaci tecnologie di espansione per ottenere dosi terapeutiche. Inoltre, le cellule NK hanno emivita breve, e dunque vengono eliminate dal corpo prima di ottenere l’effetto desiderato. Il processo di produzione CAR-NK di MD Anderson prevede una fase di espansione in vitro e aggiunge IL-15 alle cellule per aumentare la loro durata di vita e, di conseguenza, l’efficacia.

Takeda ora lavorerà per scoprire se potrà ottenere una terapia cellulare CAR-NK commerciabile. Il lavoro CAR-NK si inserirà in una pipeline di terapia cellulare già in crescita presso Takeda.

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