Sanofi: richiesta MAA a EMA per avalglucosidasi alfa (malattia di Pompe)

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L’EMA ha accettato di esaminare la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione per avalglucosidasi alfa, come terapia enzimatica sostitutiva di lungo periodo per il trattamento di pazienti con malattia di Pompe (deficit di alfa-glucosidasi acida). Avalglucosidasi alfa è una terapia enzimatica sostitutiva sperimentale che, una volta approvata, potrà costituire un potenziale nuovo standard di trattamento per i pazienti con malattia di Pompe. È stata messa a punto da Sanofi.

La malattia di Pompe è una patologia di origine genetica causata dalla mancanza o dal malfunzionamento dell’enzima lisosomiale alfa-glucosidasi acida (GAA), che comporta l’accumulo di glicogeno nelle cellule dei muscoli di tutto il corpo. Questo accumulo porta a un danno irreversibile ai muscoli stessi, inclusi i muscoli respiratori come il diaframma, che consente la respirazione, o muscoli scheletrici, che consentono il movimento. Colpisce circa 50.000 persone in tutto il mondo e può manifestarsi a qualsiasi età, dall’infanzia all’età adulta.

La richiesta di autorizzazione alla commercializzazione per avalglucosidasi alfa si basa sui risultati positivi di due studi clinici:
Lo studio clinico di fase 3 COMET, randomizzato, in doppio cieco, testa a testa, che ha valutato sicurezza ed efficacia di avalglucosidasi alfa rispetto ad alglucosidasi alfa (standard di cura) in pazienti con malattia di Pompe ad esordio tardivo. I risultati di questo studio sono stati presentati a giugno 2020 durante una sessione scientifica virtuale ospitata da Sanofi.

Lo studio clinico di fase 2 mini-COMET, che ha valutato sicurezza ed efficacia di avalglucosidasi alfa in pazienti con malattia di Pompe ad esordio infantile, precedentemente trattati con alglucosidasi alfa. I risultati di questo studio sono stati presentati a febbraio 2020 durante il WORLD Symposium.

Avalglucosidasi alfa è specificamente disegnata per migliorare la penetrazione dell’enzima nelle cellule dei muscoli per distruggere le molecole di glicogeno e aiutare a intervenire sulla compromissione respiratoria così come sulla diminuzione della forza e della funzione muscolare (cioè sulla mobilità), che sono manifestazioni critiche della malattia di Pompe.

Nel Regno Unito la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency ha concesso la designazione di “Promising Innovative Medicine” per avalglucosidasi alfa, un’indicazione che la terapia sperimentale potrebbe essere un candidato promettente per il programma Early Access to Medicines del Regno Unito.

La FDA ha concesso la designazione di “Breakthrough Therapy” e consentito la procedura Fast Track.

Il meccanismo d’azione di avalglucosidasi alfa
Per ridurre l’accumulo di glicogeno, l’enzima GAA deve essere trasportato nei lisosomi all’interno delle cellule muscolari. La ricerca guidata da Sanofi si è concentrata sulle modalità per migliorare il rilascio di GAA nei lisosomi delle cellule muscolari agendo sul recettore del mannosio-6-fosfato (M6P) che svolge un ruolo chiave nel trasporto di GAA.

Avalglucosidasi alfa è disegnata con una quantità circa 15 volte superiore di masnnosio-6-fosfato rispetto ad alglucosidasi alfa e mira a migliorare l’assorbimento degli enzimi cellulari e ad aumentare lo smaltimento del glicogeno dai tessuti coinvolti. La rilevanza clinica di questa differenza non è ancora stata confermata.

Avalglucosidase alfa è attualmente oggetto di studi clinici, pertanto la sua sicurezza ed efficacia non sono state ancora valutate da alcuna autorità regolatoria in tutto il mondo.

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