Sanofi Italia, Bollino Rosa per le pari opportunità

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Nessun obbligo di timbratura, smart working 2 giorni a settimana per chi lavora in ufficio (sono 300 i dipendenti a usufruirne e il 73% è donna), permessi genitoriali in più rispetto al contratto nazionale, maggiordomo, fisioterapista e farmacista e in azienda, campus per i figli mentre mamma e papà lavorano e tanti altri servizi a supporto della gestione del quotidiano.

È il pacchetto Sanofi per le proprie dipendenti.

Ma la pharma francese non si ferma qui. Offre attività formative mirate che educano i dipendenti all’individuazione e al superamento di ogni stereotipo legato alla diversità, formazione alla leadership per più di 500 donne, processi di mentoring per le più giovani sviluppati grazie alla collaborazione con Valore D.

Sanofi ha superato a pieni voti il processo di valutazione elaborato da Winning Women Institute guadagnandosi il “bollino rosa” che, per la prima volta in Italia, certifica la gestione delle pari opportunità delle aziende.

“Le donne chiedono un ambiente di lavoro che investa su di loro. In Sanofi scommettiamo su merito e inclusione come fattore chiave per l’innovazione, il cambiamento, il successo della nostra azienda. Misurando con indicatori oggettivi le azioni che favoriscono le pari opportunità in azienda, abbiamo raggiunto oggi questo importante traguardo”, dice Laura Bruno, Direttore Risorse Umane di Sanofi per l’Italia e Malta.

Un ente terzo e indipendente come Rai Grant Thorton ha analizzato in profondità lo spaccato delle donne in Sanofi: come viene gestito il loro accesso in azienda, come sono supportate nella quotidianità, nel periodo della maternità e nel loro percorso professionale, quanto sono retribuite rispetto ai loro colleghi uomini, come hanno accesso ai ruoli apicali.

In Sanofi Italia è donna il 41% dei collaboratori. Questa percentuale sale al 43% nelle funzioni di business e al 56% nelle funzioni di supporto, per scendere inevitabilmente al 31% nei 4 stabilimenti produttivi. Una posizione manageriale su 3 è al femminile, anche nel Management Committee. Una percentuale destinata a crescere, in linea con l’impegno preso dal Gruppo di raggiungere la parità di genere a livello dei propri Senior Leaders entro il 2025.

Nella stessa direzione vanno i dati relativi all’Italia che vedono le donne occupare il 52% delle assunzioni degli ultimi 24 mesi (il 18% in posizioni manageriali) e il 43% delle promozioni.

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