Roche Italia, quarto anno consecutivo di crescita. Per il 2018 lanci di nuovi prodotti

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Per il quarto anno consecutivo, Roche Italia chiude in crescita con un fatturato complessivo che raggiunge i 957,5 milioni di Euro (+0,7% rispetto all’anno precedente).  A trainare la crescita, tutte le aree ad alto tasso di innovazione a partire dall’onco-ematologia, in particolare nel carcinoma mammario HER2 positivo, passando per le malattie respiratorie fino ad arrivare alla reumatologia. In Italia, ogni anno, Roche investe 40 milioni di euro in ricerca scientifica. Solo nel 2017 si sono registrati 217 studi clinici, con un vantaggio concreto non solo per i centri di ricerca coinvolti, oltre 220, ma anche per gli 11.530 pazienti che hanno così potuto beneficiare di un percorso diagnostico specifico e di cure all’avanguardia senza alcun costo a carico delle famiglie o del Servizio Sanitario Nazionale. Tra le aree di maggior impegno l’oncologia, con oltre 153 sperimentazioni all’attivo in Italia e circa 20 molecole in studio, e il Sistema Nervoso Centrale con il coinvolgimento di circa 75 centri per lo sviluppo di 19 studi clinici. In quest’area in particolare lo studio di cure per l’Alzheimer impegna 21 centri di ricerca attraverso la sperimentazione per le molecole crenezumab e gantenerumab.

Collaborazione con enti pubblici e privati
Roche sostiene la ricerca indipendente, ovvero quella condotta da enti pubblici o privati su cui l’azienda non vanta alcun diritto, e verso i giovani, ai quali dedica uno specifico programma che, in soli due anni, ha finanziato in Italia i progetti di 16 ricercatori per un valore superiore ai 1,5 milioni di euro. La collaborazione con gli enti pubblici si allarga anche al campo della sostenibiltà del Sistema Salute, con una puntuale raccolta e trasmissione ad AIFA dei dati per il payback farmaceutico. “Siamo consapevoli della necessità di contribuire alla sostenibilità del nostro servizio sanitario e non è un caso che siamo stati i primi a pagare la prima tranche del payback relativo al periodo 2013-2015, facendoci carico della quota più alta del settore, nonostante le perplessità che nutriamo su questa misura che non si trova la forza di superare o riformare. Penalizzare le aziende che fanno ricerca scientifica d’avanguardia, che si impegnano per offrire soluzioni terapeutiche dove non ne esistono e offrono nuove prospettive di vita e cura a pazienti che non le avevano dovrebbe essere evitato con ogni mezzo in un Paese illuminato – commenta Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche S.p.A. Le aspettative per una nuova Governance del Sistema sono state in larga parte disattese e la mancanza di un quadro preciso in cui operare limita gli investimenti delle aziende a fronte anche delle incertezze legate allo scenario politico.”

Il 2018. Pericolo biosimilari
Per il 2018 è previsto l’ingresso sul mercato di Ocrevus, un farmaco indicato a livello europeo per i pazienti con sclerosi multipla recidivante e sclerosi multipla primariamente progressiva, che segnerà l’importante ritorno di Roche in un’area che l’ha vista storicamente protagonista con il lancio della prima benzodiazepina. L’arrivo di Alecensa potrebbe invece rappresentare un significativo passo avanti nel contrastare il rischio di progressione nel carcinoma polmonare.Hemlibra, recentemente approvato dal CHMP e il cui arrivo sul mercato potrebbe prevedere un’anticipazione visto l’iter accelerato che gli è stato riconosciuto, rappresenta uno storico passo avanti per i pazienti che soffrono di emofilia A, che dopo quasi 20 anni potranno finalmente disporre di una nuova cura per gestire questo disturbo emorragico che impatta significativamente sulla qualità di vita dei pazienti. Il risultato economico atteso per il 2018 potrebbe risentire dell’arrivo di nuovi biosimilari e delle azioni che saranno messe in campo per razionalizzare il portafoglio dei prodotti maturi, così da liberare risorse da impiegare per una migliore focalizzazione sulle nuove aree e le terapie ad alto grado di innovazione. “Il 2018 sarà per Roche Italia un anno sicuramente entusiasmante per il significativo numero di lanci di nuovi prodotti capaci di cambiare la qualità di vita di pazienti e dei loro famigliari, frutto di una filosofia e una storia lunga 120 anni– conclude Maurizio de Cicco – Al contempo, le sfide di mercato e i potenziali cambiamenti dell’assetto politico-istituzionale ci richiederanno molti sforzi, energie e risorse per continuare a garantire le migliori soluzioni di salute agli italiani e assicurare un impatto positivo sulla produttività del Paese”.

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