Pfizer: Q1 fiacco. Ian Read punta sulla pipeline

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(Reuters Health) – Q1 un po’ fiacco per Pfizer, che ha registrato un calo del 5,1% del titolo a Wall Street. A pesare sul risultato anche la vicenda ancora aperta della vendita della BU Consumer Healthcare. Fino a questo momento, Pfizer non ha ricevuto un’offerta giudicata interessante. “Se non riusciremo a ottenere quello che chiediamo, rinunceremo a vendere e investiremo su questa unità”, ha detto il CEO Ian Read agli analisti. Il top manager è convinto che l’azienda non abbia bisogno di un big deal per sostenere la crescita, grazie alla qualità della pipeline in fase di sviluppo; 15 candidati potrebbero essere lanciati entro il 2022. Per quanto riguarda i farmaci già presenti sul mercato, Pfizer vede anche l’opportunità di espandere significativamente le vendite di Xtandi, farmaco contro il cancro alla prostata, al trattamento di pazienti meno gravi, e di Xeljanz contro la colite ulcerosa. Le decisioni normative degli Stati Uniti sull’estensione delle indicazioni sono attese entro la fine dell’anno. Enbrel, al di fuori degli USA, è stato danneggiato dalla concorrenza dei biosimilari più economici.  Le vendite di Ibrance sono aumentate del 37,4%, arrivando a 933 milioni di dollari. Quelle di Xeljanz hanno realizzato 326 milioni, mancando le stime di Wall Street di circa 72 milioni. Sul fronte degli utili, i risultati del Q1 hanno superato le aspettative medie degli analisti di 4 centesimi, Le previsioni sulle entrate di quest’anno non sono state modificate. I ricavi totali sono aumentati dell’1% attestandosi a 12,91 miliardi di dollari, mentre gli analisti si aspettavano che raggiungessero la somma di 13,13 miliardi.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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