Per il 2022 Eli Lilly punta su diabete e Malattia di Alzheimer

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Diabete e Malattia di Alzheimer: sono queste le due aree terapeutiche su cui si focalizzerà Eli Lilly nel 2022. Un mercato, quello del diabete, familiare all’azienda americana, mentre l’altro resta in gran parte da scoprire, anche dopo la controversa approvazione dello scorso anno di un farmaco competitor di quello che sarebbe pronta a lanciare Eli Lilly.
A parlarne, nel corso della conferenza di J. P. Morgan, è stato David Ricks, CEO di Eli Lilly.

Due i farmaci che l’azienda americana è pronta a portare sul mercato: il doppio agonista GIP/GLP-1, tirzepatide, un candidato per il diabete di tipo 2 che potrebbe entrare anche nell’area dell’obesità, e donanemab, anticorpo anti-amiloide che potrebbe andare a scontrarsi presto con Adulheim, di Biogen, nel campo della Malattia di Alzheimer.

Per quel che riguarda donanemab, secondo il CEO dell’azienda americana sono i tre punti fondamentali da considerare. In primis Ricks è convinto che il trattamento sarà importante per i pazienti e che il rischio vale il beneficio, considerando l’attuale panorama di trattamento della Malattia di Alzheimer. I risultati della sperimentazione di fase III TRAILBLAZER-ALZ 2 saranno essenziali e arriveranno nella primavera del 2023.

Il secondo fattore da considerare è l’identificazione del paziente, tanto che negli studi clinici Eli Lilly ha sviluppato dei test per identificare i pazienti che potrebbero rispondere alla terapia.

Infine, secondo il CEO di Eli Lilly è importante considerare il modello di assistenza sanitaria dei malati di Alzheimer, con la patologia che si manifesta nel corso di diversi anni e che deve essere trattata come le patologie oncologiche, per cui dopo la diagnosi il paziente non viene rimandato a casa per ‘vedere cosa succede’, ma si interviene a livello terapeutico.

Sul fronte diabete, Eli Lilly sta cercando di ottenere l’approvazione per tirzepatide nel trattamento del diabete di tipo 2, ma l’azienda mira a ottenere l’ok anche nella terapia dell’obesità. In questo campo, comunque, non sarebbe il primo farmaco e si andrebbe a confrontare con Wegovy, di Novo Nordisk. Tuttavia, la concorrenza non è sempre negativa, come ha sottolineato Ricks, soprattutto se porta in primo piano l’obesità come una malattia da trattare farmacologicamente.

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