OMS: copertura sanitaria universale ancora lontana

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Sono almeno 400 milioni le persone che nel mondo non hanno accesso ad uno o più servizi sanitari essenziali. Le spese out of pocket coprono il 32% della spesa sanitaria di ogni Paese. Sono queste alcune delle disuguaglianze dii salute che più preoccupano l’OMS, che ha lanciato un portale per monitorare i progressi verso l’obiettivo di una copertura sanitaria universale, attraverso il quale si possono avere notizie sui servizi e sulle informazioni da migliorare.

”I dati da soli non serviranno a salvare vite o prevenire malattie – commenta Margaret Chan, direttore generale dell’OMS – ma mostrano dove i governi devono agire per rinforzare i loro sistemi sanitari e proteggere i loro cittadini dagli effetti potenzialmente devastanti dei costi delle cure sanitarie”. La copertura sanitaria universale significa, precisa l’OMS, che tutte le persone e comunità possono accedere ai servizi sanitari senza dover affrontare difficoltà economiche. Un obiettivo che i governi dei vari paesi si sono prefisssati di raggiungere entro il 2030, e che è fondamentale non solo per ottenere traguardi di salute, ma che può anche contribuire alla crescita economica e a ridurre la povertà. ”Espandere l’accesso ai servizi sanitari può comportare una maggiore spesa per molti Paesi – aggiunge Marie-Paule Kieny, dell’OMS – ma ciò che conta è come si spende. Tutti gli Stati possono fare progressi verso la copertura sanitaria universale, anche con bassi livelli di spesa”.

 

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