Nuovi antibiotici: iclaprim (Motif Bio) efficace come vancomicina

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Buoni risultati per iclaprim, l’antibiotico sperimentale della biotech britannica Motif Bio. Uno studio clinico di fase III ha infatti mostrato che il farmaco è efficace quanto la vancomicina nel ridurre le infezioni batteriche acute della cute e della struttura cutanea (ABSSSI – Acute Bacterial Skin and Skin Structure Infections). E ora l’azienda inglese potrebbe avviare la procedura per la richiesta di approvazione alla FDA entro la prima metà del prossimo anno. Per il trial, i ricercatori hanno preso in considerazione quasi 600 pazienti, dividendoli in due gruppi: a uno è stato somministrato iclaprim e all’altro vancomicina. Il principale obiettivo era mostrare la pari efficacia tra i due farmaci, evidenziando una riduzione del 20% nella zona interessata dalle lesioni entro 48-72 ore dall’inizio del trattamento. E così è stato, tanto che iclaprim ha mostrato un tasso di risposta clinica precoce dell’80,9%, paragonabile a quello della vancomicina. Iclaprim avrebbe raggiunto anche altri obiettivi, in particolare per quel che riguarda la percentuale di pazienti completamente curati dopo sette e 14 giorni dalla sospensione del farmaco. Inoltre, i due trattamenti davano risultati simili anche per quel che riguarda la risoluzione dell’infezione alla fine della terapia. Motif Bio starebbe però ancora analizzando i dati sulla sicurezza, altrettanto importanti per avere l’autorizzazione all’immissione in commercio. Da una prima analisi, comunque, sarebbe emerso che la maggior parte degli eventi avversi registrati sono lievi. Mentre un minor numero di pazienti trattati con iclaprim avrebbe sofferto di eventi avversi gravi o che hanno richiesto la sospensione del trattamento, rispetto a quelli in terapia con vancomicina. La sperimentazione dovrebbe ora proseguire con un altro trial di fase III, ma con pazienti provenienti da centri differenti. “Crediamo che iclaprim, se approvato, potrebbe essere una terapia importante, soprattutto nei pazienti con ABSSSI che sviluppano malattie renali – dice il CEO di Motif Bio, Graham Lumsden – dal momento che non sono stati segnalati casi di nefrotossicità con iclaprim e non è stato richiesto un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale”.

 

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