Novartis: anche l’Europa dice sì a Kisqali (tumore del seno)

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(Reuters Health) – Kisqali (ribociclib) di Novartis ha ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea come trattamento di prima linea contro forme di cancro del seno difficili da curare. L’UE ha approvato Kisqali in combinazione con un inibitore dell’aromatasi, il letrozolo, per il trattamento iniziale su base endocrina di tumori della mammella localmente avanzati o metastatici. Le pazienti sono donne in postmenopausa con recettore ormonale positivo e recettore del fattore di crescita epidermico umano negativo (HR + / HER2-).L’annuncio di Novartis, sebbene atteso, sottolinea l’impegno  della casa farmaceutica nel rafforzamento del portafoglio oncologico, indebolito l’anno scorso dalla scadenza del brevetto di Glivec (imatinib). Novartis considera Kisqali un potenziale bolckbuster in grado di incassare miliardi di dollari all’anno. Ibrane, farmaco rivale prodotto da Pfizer, ha incassato circa 2,1 miliardi di dollari nel 2016. L’approvazione di Kisqali si basa sui risultati di MONALEESA-2, studio pivot in fase III. Kisqali e letrozolo combinati hanno ridotto il rischio di morte o di progressione della malattia del 43% rispetto al letrozolo da solo. Il via libera della UE giunge dopo il parere positivo del Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) dell’EMA di giugno e quello della FDA del mese di marzo.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

 

 

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