Nomi dei farmaci: FDA ne studia l’influenza sui pazienti

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La FDA ha avviato uno studio per determinare se il nome di un farmaco influenza o meno l’opinione dei pazienti sulla sua efficacia.

Le case farmaceutiche presentano alla FDA le loro proposte sui nomi dei farmaci e spesso si avvalgono della consulenza di agenzie pubblicitarie. Il compito di queste agenzie è quello di ideare nomi con connessioni pertinenti con il medicinale ma che seguano, allo stesso tempo, anche le linee guida della FDA.

Ad esempio, devono evitare nomi troppo specifici o troppo simili a quelli di altri prodotti già presenti sul mercato.

Gli addetti dell’Office of Prescription Drug Promotion (OPDP) cercano i nomi attraverso quella che viene considerato la prima “di un’indagine sistematica su una varietà di nomi”.

Nell’ambito dello studio conoscitivo avviato dalla FDA, verrà chiesto a 500 consumatori e a 500 operatori sanitari – tra cui medici, infermieri e personale di assistenza – di rispondere a domande riguardanti sette nomi di farmaci diversi. Uno dei nomi sarà un “nome estremo, esplicitamente suggestivo (ad esempio ‘curatutto’)”, mentre un altro sarà intenzionalmente neutro per due indicazioni terapeutiche specifiche, colesterolo alto e malattia da reflusso gastroesofageo.

I nomi varieranno in modo tale che alcune implicazioni sull’efficacia saranno più evidenti di altre; alcuni indicheranno chiaramente indicazioni o benefici, altri meno.

L’OPDP ha presentato questa settimana lo studio al Registro federale per una valutazione, mentre un portavoce della FDA ha dichiarato che sono in corso ricerche sugli effetti dei nomi dei farmaci in relazione alla percezione dei consumatori.

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