Niente delocalizzazione e investimenti in USA. Le promesse di Bayer a Trump

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In occasione di un incontro con Donald Trump, il CEO di Bayer avrebbe promesso investimenti fino a 16 miliardi di dollari in sei anni, di cui la metà solo negli USA, nel settore Ricerca & Sviluppo in agricoltura. Il quartier generale di Monsanto a livello mondiale rimarrà a St. Louis, come resteranno negli USA la sede commerciale e siti di R&S del settore agro-alimentare. Inoltre, gli investimenti potrebbero portare fino a tremila posti di lavoro in più negli Stati Uniti. Una vittoria per il neo-presidente, che ha sottolineato che è stato il primo a discutere con Bayer su questi aspetti, spingendo per evitare la delocalizzazione dopo il criticato accordo di acquisizione di Monsanto da parte di Bayer per 66 miliardi di dollari. Gli analisti, tuttavia, sono scettici su queste promesse. Jeremy Redenius, analista di Bernstein, ha sottolineato che il fatto di lasciare il quartier generale di Monsanto a St. Louis era negli accordi tra le parti sin dall’inizio. e ha espresso dubbi sull’entità dell’impegno (16 miliardi di dollari), affermando che si tratta di circa 2,7 miliardi di dollari l’anno, più o meno il fatturato che le due aziende fanno insieme attualmente.

 

In ogni caso, il parere favorevole di Trump sulla fusione è di sicuro un buon segno, visto che l’accordo deve ancora passare per il giudizio dell’antitrust. “Ci aspettiamo degli ostacoli politici prima che l’accordo passi in Europa e negli USA”, aveva dichiarato a settembre Jonas Oxgaard, analista di Bernstein.

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