Nestlé punta sull’immunoterapia desensibilizzante

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A due anni dal primo investimento da 145 milioni di dollari su Aimmune da parte di Nestlé Health Science, la multinazionale svizzera incrementa la sua partecipazione nell’azienda biotech specializzata in allergie alimentari.

Così, arrivano a 273 milioni di dollari i finanziamenti per la biotech, con un incremento del 18,9% nella partecipazione societaria, in un momento in cui si prepara a richiedere l’ok della FDA al suo trattamento per l’allergia alle arachidi. L’accordo dovrebbe finalizzarsi entro la fine dell’anno.

Per effetto della partnership, Aimmune manterrà la pipeline attuale e futura sviluppata con il suo approccio noto come immunoterapia desensibilizzante orale o CODIT (characterized oral desensitizazion immunotherapy). Tra i prodotti sviluppati con questa strategia c’è anche AR101, il candidato biologico per il trattamento dell’allergia alle arachidi, che ha ottenuto dati positivi in fase III di sperimentazione, presentati a febbraio, e che entro la fine dell’anno arriveranno sui tavoli della FDA.

La sperimentazione ha coinvolto 500 bambini allergici a dosi di proteina delle arachidi di 100 mg o meno, divisi in due gruppi: uno di controllo e uno trattato con AR101 con dosi crescenti per 22 settimane e terapia di mantenimento per un anno. Alla fine dello studio, più dei due terzi dei pazienti trattati ha mostrato di tollerare 600 mg o più di proteina di arachide rispetto al 4% dei controlli.

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