NASH, corsa alla terapia. Genfit lancia un’IPO Nasdaq

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Genfit, una biotech francese con un programma NASH in fase 3, ha definito i termini per un’IPO Nasdaq. Secondo un modulo SEC depositato giovedì, la compagnia offrirà 5 milioni di azioni da 26,33 dollari ciascuna nella speranza di raccogliere una cifra intorno ai 132 milioni di dollari.

Con il ricavato, l’azienda spera di completare il trial di fase 3 per il suo candidato farmaco, elafibranor, contro la NASH e di sviluppare la propria organizzazione commerciale in preparazione di un potenziale lancio del farmaco.

Genfit sta sviluppando elafibranor sia contro la NASH (steatoepatite non alcolica), sia contro la colangite biliare primitiva (PBC), una malattia autoimmune del fegato.

Elafibranor è un doppio agonista di PPAR-alfa e di delta PPAR, recettori nucleari presenti all’interno di cellule che svolgono un ruolo, tra l’altro, anche nel metabolismo cellulare.

La società ha già destinato 50 milioni di dollari dei proventi che arriveranno dall’IPO per il completamento del suo programma su elafibranor in ambito NASH “almeno fino alla presentazione alla FDA e all’EMA e al lancio di una sperimentazione clinica di Fase 4 postmarket”.

Genfit prevede inoltre di spendere 15 milioni di dollari per potenziare la propria infrastruttura commerciale e altri 35 milioni per una sperimentazione pianificata di fase 3 su elafibranor nell’ambito della terapia contro la PBC.

6 milioni di dollari saranno destinati alla ricerca sulle terapie combinate che coinvolgono elafibranor e altri 6 verranno impiegati per lo sviluppo del test diagnostico in vitro di Genfit per la diagnosi di NASH.

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