Una settimana, quella appena trascorsa, molto importante per Keytruda. Mentre registrava consensi all’ASCO per le ottime performance negli studi clinici, in Gran Bretagna il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) raccomandava il farmaco di MSD per l’uso di routine nel trattamento dei pazienti con cancro del polmone precedentemente non trattati. Keytruda era già disponibile come terapia di prima linea, ma solo per i pazienti che richiedevano finanziamenti speciali attraverso il Cancer Drugs Fund britannico. Ora circa 1.800 pazienti all’anno non dovranno più passare attraverso il CDF. Cosa ha fatto cambiare idea al watchdog britannico? Un paio di cose: prima di tutto i nuovi dati che dimostrano come Keytruda possa prolungare la sopravvivenza di 16 mesi rispetto alla chemioterapia standard nei pazienti positivi al marcatore tumorale proteico PD-L1. “I recenti cambiamenti apportati al CDF ci permettono di avere maggiore flessibilità e di poter garantire un accesso tempestivo a farmaci promettenti mentre vengono raccolti maggiori dati sui benefici a lungo termine”, dice Meindert Boysen, direttore del centro NICE per la valutazione delle tecnologie sanitarie. Keytruda “è uno dei primi nuovi farmaci antitumorali a beneficiare di questo approccio flessibile”. Anche lo sconto di 84.000 sterline sul prodotto ha pesato positivamente sulla bilancia del NICE.
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