Affrontare la Brexit senza cadere nelle pastoie o nelle inevitabili duplicazioni burocratiche. Tutto quello che c’è da sapere è nella guida messa a punto dell’Ema. Il documento illustra i requisiti tecnici e semplificati che dovranno seguire quando le aziende chiederanno dei cambiamenti per l’autorizzazione alla vendita dei loro farmaci, in modo da continuare a farlo nell’Area economica europea anche dopo l’uscita del Regno Unito, che avverrà il 30 marzo 2019. Quindi, per esempio, l’azienda che detiene ‘autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco e ha sede nel Regno Unito, dovrà trasferire questa autorizzazione ad un’altra con sede nell’Unione europea. Dovranno cambiare la propria residenza gli esperti che si occupano di farmacovigilanza per l’Ue. I farmaci prodotti nel Regno Unito saranno considerati come importati, e quindi le autorità europee dovranno garantire che la loro importazione sia soggetta alle autorizzazioni previste dalla legislazione europea.
Notizie correlate
-
Cresce la sanità privata mondiale, cresce il dibattito su accesso e disuguaglianze
Secondo il report “Private Healthcare Global Market Report 2025... -
AIFA: al via campagna europea per promuovere l’uso responsabile degli OTC
Leggi il foglio illustrativo, segui le indicazioni, usa i... -
Crisi investimenti in UK: anche AstraZeneca congela espansione da 200 milioni di sterline a Cambridge
AstraZeneca ha deciso di sospendere l’investimento da circa 200...