Johnson & Johnson: Zyrtiga (tumore alla prostata) riduce rischio di morte. Rimane problema prezzo

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(Reuters Health) – Ridurre del 40% il rischio di morte per tumore prostatico ad alto rischio. È il risultato di uno studio che Johnson & Johnson ha presentato al congresso ASCO sul suo Zytiga, farmaco che sembra avere efficacia nei casi in cui il tumore si è diffuso anche ad altre parti del corpo. I dati supportano quindi la richiesta di estensione delle indicazioni portate avanti dalla multinazionale americana sia in Europa che negli Stati Uniti. Secondo lo studio presentato, la media di mesi garantiti da questo farmaco è pari a 30e assicura, nel 58% dei casi, un’interruzione nel progresso della malattia. Dall’altro lato gli effetti collaterali più gravi osservati sono legati ad un innalzamento della pressione arteriosa nel 20%dei casi Zytiga, o abiraterone acetato, è un farmaco che fa calare la produzione di testosterone, ossia dell’ormone responsabile della crescita dei tumori alla prostata. Ad oggi il farmaco targato J&J è approvato per i pazienti che non hanno mostrato una risposta positiva al trattamento standard chemioterapico e che sono resistenti alla terapia ormonale tradizionale. Proprio su questa differenza peculiare ed efficacia del farmaco si è basata la strategia del prezzo di questa terapia, considerata molto cara. Negli Stati Uniti il costo è di 9.400 dollari al mese. Un dato che finora ha portato nella casse della big-pharma 1 miliardo di dollari di vendite solo negli Stati Unti e 2.26 a livello globale.

Fonte: ASCO 2017

(Versione italiana per Daily Health Industry)

 

 

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