Gilead, Q4 in ribasso e 2019 flat

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(Reuters Health) – Gilead ha annunciato un utile del quarto trimestre  2018 inferiore alle stime di Wall Street, con azioni in ribasso anche a causa del calo dellle vendite dei suoi trattamenti di punta per epatite C.

Il direttore finanziario Robin Washington ha elencato un numero di fattori che potrebbero avere un impatto sui risultati del 2019, tra cui la richiesta di maggiori sconti sui farmaci anti-Hiv da parte degli Stati Uniti, la concorrenza sui prezzi da farmaci generici e ulteriori cambiamenti nella quota di mercato dell’epatite C.

La società, che attende risultati cruciali negli studi per l’epatopatia nei prossimi mesi, si aspetta per il 2019 vendite relativamente piatte, comprese tra 21,3 a 21,8 miliardi di dollari.

Le azioni di Gilead, che ha assunto il veterano di Roche Daniel O’Day come nuovo CEO a partire dal primo marzo, sono diminuite di quasi il 4% nell’after-hours trading con chiusura sul Nasdaq a 70,05 dollari.

Su base rettificata, Gilead ha dichiarato di aver guadagnato 1,44 dollari per azione nel quarto trimestre, mancando le aspettative medie degli analisti di 26 centesimi, secondo i dati Ibes di Refinitiv.

Le vendite del quarto trimestre dei farmaci per l’Hiv di Gilead sono salite da 3,4 a 4,1 miliardi dollari.

Ma le vendite di farmaci per l’epatite C sono crollate bruscamente da 1,5 miliardi di dollari a 738 milioni, e i prodotti rivali hanno conquistato quote di mercato nella ristretta platea di pazienti.

Le prospettive per il 2019 rispecchiano la forza del franchising Hiv di Gilead così come un aumento delle spese per lo sviluppo di nuove infrastrutture e probabili nuovi farmaci per la steatoepatite non alcolica (Nash) del fegato.

Il reddito netto trimestrale della società è stato di 3 milioni di dollari, o zero per azione, a causa di una forte riduzione di valore legata alla sospensione di un programma di terapia cellulare con mieloma multiplo di Kite Pharma, acquisito da Gilead nel 2017.

Questo rispetto ad una perdita netta di 3,9 miliardi di dollari, o 2,96 dollari per azione un anno prima, quando molte grandi aziende si sono fatte carico della riforma fiscale statunitense sulle imprese.

Le entrate del trimestre sono scese a 5,8 miliardi da 5,9, superando tuttavia le previsioni di Wall Street, che erano di 5,5 miliardi.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

 

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