Farmaci USA: a gennaio nuovi aumenti dei prezzi

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(Reuters Health) – Dopo il temporaneo blocco degli aumenti messo in atto dalle aziende farmaceutiche sotto le pressioni dell’amministrazione Trump, nel 2019 i prezzi del medicinali di circa 30 aziende farmaceutiche, negli USA, riprenderanno a crescere.

Tra i produttori interessati dagli aumenti ci sarebbero Novartis, Bayer, Allergan, GlaxoSmithKline, Amgen, AstraZeneca e Biogen.

È quanto emerge dai documenti del California Correctional Health Care Services visionati da Reuters .

Gli aumenti rappresentano una nuova sfida per Trump per ridurre i prezzi dei farmaci da prescrizione nel mercato più costoso al mondo, un impegno preso dal Presidente americano in campagna elettorale.

Il Department of Health and Human Services statunitense ha proposto una serie di misure per ridurre i prezzi e per dare maggiori benefici ai consumatori sugli sconti negoziati tra assicurazioni e produttori.

Misure, però, che non avranno effetto nel breve periodo e che comunque non daranno la possibilità agli enti governativi di negoziare direttamente i prezzi dei farmaci.

In particolare, in California, sulla base di una legge di questo Stato che prevede di comunicare pubblicamente la decisione di aumentare di oltre il 16% il prezzo dei medicinali per due anni, 28 aziende farmaceutiche hanno notificato a novembre che aumenteranno i prezzi dei farmaci entro 60 giorni.Aumenti che, in molti casi, partiranno già a gennaio.

Novartis starebbe pianificando di aumentare i prezzi su oltre 100 indicazioni di più di 30 diversi medicinali a gennaio. Con incrementi che andranno dal 4,5 al 9,9%.

Secondo un portavoce dell’azienda svizzera, l’aumento dei prezzi di listino negli USA è previsto per il 14% dei medicinali venduti nel Paese nel 2019. Di contro, però, continueranno a crescere ribassi e sconti, per cui la società svizzera prevede una riduzione di prezzo di quasi il 5% a livello dell’intero portfolio USA.

Pure Bayer ha notificato, in California, l’aumento del prezzo di sei dei suoi farmaci sempre da gennaio, con incrementi di circa il 5%. Anche in questo caso, però, l’aumento dei prezzi sarà compensato con sconti e ribassi a favore delle compagnie assicurative e dei Pharmacy Benefit Manager.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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