Eli Lilly, nuovo asset in oncologia. Arriva Aurka Pharma

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Eli Lilly continua a puntare sull’oncologia. Dopo l’acquisizione di Armo Biosciences per 1,6 miliardi di dollari, l’azienda americana sta chiudendo un altro accordo con una biotech che opera nell’ambito degli antitumorali. Si tratta di Aurka Pharma, che ha sviluppato il candidato AK-01, attualmente in fase I di sperimentazione nel trattamento dei tumori solidi. L’accordo si chiuderà alla cifra di 110 milioni di dollari. AK-01, in realtà, è stato scoperto dalla stessa Eli Lilly,  che lo ha ceduto nel 2016 alla società di investimenti nel settore biotech TVM Capital Life Science, la quale dette vita ad Aurka Pharma proprio per sviluppare il prodotto, con il supporto del fondo Live Science Venture VII. AK-01 è un inibitore dell’Aurora chinasi-A. Questa famiglia di chinasi svolge un ruolo chiave nella divisione cellulare ed errori in questo processo potrebbero portare a instabilità genetica, legata alla formazione del tumore. Le Aurora chinasi sono sovraespresse nel cancro e l’AK-01, se fosse approvato, potrebbe essere il primo farmaco della sua classe e potrebbe portare fino a 465 milioni di dollari di vendite nelle casse di Eli Lilly, almeno secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda americana.  La settimana scorsa Eli Lilly ha annunciato l’acquisizione di Armo Biosciences, mettendo così le mani su pegilodecakin, una forma PEGilata della citochina anti-infiammatoria IL-10. Il candidato è attualmente in studio in fase III nel trattamento del carcinoma pancreatico, oltre che in sperimentazione, sempre in fase clinica, su tumore del polmone, delle cellule renali, melanoma e altri tipi di tumori solidi.

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