Di Lorenzo (AD Irbm): bene Draghi su blocco AstraZeneca, ma impegno dell’azienda è massimo

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“Da italiano dico che Draghi ha fatto benissimo, non c’è dubbio. Dando per scontato che il Presidente del Consiglio faccia tutto quel che è possibile per dotare gli italiani di uno strumento indispensabile per uscire da una situazione terribile, benvenuto qualsiasi atto suo e del Governo”. E’ il pensiero che Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato della Irbm di Pomezia, ha espresso ai microfoni della trasmissione di Rai Due “Restart”, in riferimento al blocco voluto dal Presidente del Consiglio delle 250mila dosi di AstraZeneca prodotte nello stabilimento italiano di Anagni e destinate all’Australia.

“Però – aggiunge Di Lorenzo – mi permetto di dire che produrre vaccini non è come produrre pillole, dove si mettono gli ingredienti e si sa esattamente quante pillole usciranno. Produrre vaccini è un processo vivo e lungo. Non mi ergo a difensore di AstraZeneca ma conosco personalmente lo sforzo del presidente di AstraZeneca Italia per difendere la produzione verso l’Italia. Lo sforzo è globale, AstraZeneca sta producendo in 20 siti nel mondo e il sito belga non ha dato la resa che ci si aspettava, addirittura ha dato il 75% in meno”.

“Per questo – ha rassicurato il presidente e ad della Irbm di Pomezia – si sta lavorando giorno e notte, per aggiustare questo dato”.

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