Data collection e follow up: così Big Pharma vincerà la battaglia dei prezzi

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(Reuters Health) –” I riflettori costantemente puntati sulla scoperta di nuove terapie per il cancro hanno prodotto miglioramenti nei sistemi di raccolta e analisi dei dati oncologici. Non possiamo dire lo stesso per le altre patologie”. È l’opinione di Jens Grueger, responsabile delle politiche dei prezzi di Roche. La raccolta dei dati e degli outcome clinici in campo oncologico hanno influenzato la politica dei prezzi e le aziende ora spingono per sostituire l’attuale approccio pay-per-pill, con un sistema che consideri benefici misurabili per un paziente o per i sistemi sanitari. Un approccio destinato a diventare sempre più importante in virtù dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle malattie croniche, che possono opprimere i sistemi sanitari. Roche, per esempio, ha introdotto prezzi flessibili per i farmaci antitumorali in circa dodici paesi europei, tra cui Italia, Belgio, Ungheria, Svizzera e Austria. Per esempio, ha già stabilito il prezzo di medicinali come Avastin (bevacizumab) in maniera diversa in alcuni mercati, a seconda del tipo di cancro contro il quale vengono impiegati.

Le data collection di Roche e Novartis
Quest’anno Roche ha investito 175 milioni di dollari nella collaborazione con l’azienda statunitense Flatiron Healh, per raccogliere dati sul cancro, mentre Novartis ha ampliato la ricerca post-approvazione di Entresto, il suo farmaco contro l’insufficienza cardiaca, per convincere medici e assicuratori dei suoi meriti rispetto a medicinali più vecchi ed economici. Gli esperti ritengono che assicuratori e governi intensificheranno le richieste che le case farmaceutiche giustifichino i prezzi dei farmaci dimostrando che possono apportare risparmi ai sistemi sanitari, migliorando al contempo la qualità della vita dei pazienti. Il settore dovrà cogliere questi dati per provare che i farmaci funzionano nel mondo reale”, ha affermato Hilary Thomas, responsabile della consulenza nell’area medica per KPMG. Negli USA, il costo dei farmaci è stato al centro di un acceso dibattito politico, con la candidata democratica Hillary Clinton che promette di fermare il forte aumento dei prezzi se verrà eletta, e lo Stato della California che si è già espresso a favore di una misura restrittiva.

Fonte. Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

 

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