BMS-Celgene, gli analisti dicono sì

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Dopo le reazioni negative di due tra i suoi più importanti azionisti, Wellington Management e Starboard Value, sul merger con Celgene, Bristol-Myers Squibb intensifica i suoi sforzi per calmare le acque e sarebbe pronta a incontrare gli azionisti istituzionali a New York e Boston questa settimana, almeno secondo quanto riferisce la rete americana CNBC.

Ma Wellington e Starboard potrebbero davvero fermare l’accordo, sul quale gli investitori esprimeranno il loro voto il prossimo 12 aprile? La risposta sembra essere no, almeno da quanto riferiscono gli analisti di Wall Street.

Di sicuro l’opinione negativa di Wellington potrebbe influenzare altri azionisti, ma il fondo non sembrerebbe avere, comunque, i voti necessari per opporsi all’operazione, anche unendosi con altri.

Inoltre, i motivi per cui Wellington si starebbe opponendo all’operazione non sarebbero specifici o credibili, dal momento che ha parlato di rischi per la società o del fatto che gli azionisti di Celgene non accetteranno le azioni di BMS a un prezzo molto inferiore rispetto al valore dell’asset.

Infine, secondo Wellington, fare di questa fusione un successo non sarà così facile come BMS crede. Ma questa operazione è vista dall’azienda come una strategia “coerente e un naturale passo successivo” nell’evoluzione di BMS.

Per giustificare l’accordo, BMS ha ribadito i sei potenziali lanci di farmaci, di cui cinque di Celgene, che insieme rappresentano oltre 15 miliardi di dollari di possibili vendite, oltre al fatto che la fusione “migliorerà la posizione dell’azienda a livello di aree quali oncologia, immunologia, infiammazione e cardiovascolare”, ha affermato BMS.

Secondo Credit Suisse, comunque, a partire da fine dicembre ci sarebbe stata una sovrapposizione di circa il 58% nella base azionaria delle due società. Una situazione che potrebbe andare a favore dell’accordo.

E da un’indagine portata avanti dall’azionista di Wolfe Research ,Tim Anderson, emergerebbe che la maggioranza degli azionisti intervistati sarebbe a favore dell’operazione.

E anche gli analisti di Barclays sono convinti che alla fine l’accordo si farà.

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