Biotech: in GB vola nonostante lo spettro Brexit

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(Reuters Health) – Con 1,7 miliardi di euro raccolti nei primo otto mesi di quest’anno, l’industria delle biotecnologie nel Regno Unito ha già superato gli 1,3 miliardi di euro totalizzati in tutto il 2017. Un successo importante, che arriva in un momento storico dominato dalla Brexit. La crescita del biotech britannico è certificata dai dati pubblicati  dalla BioIndustry Association (BIA) britannica.Secondo Steve Bates, CEO di BIA, l’aumento delle entrate è stato alimentato da recenti modifiche agli incentivi fiscali nonché dall’entusiasmo degli investitori di tutto il mondo per i farmaci scoperti nei laboratori biotech. Tra le grandi Venture Capital figura Orchard Therapeutics (130 milioni di euro), che ha acquisito i farmaci per le terapie geniche per le malattie rare di GSK, mentre Autolus, azienda specializzata in terapie cellulari, ha incassato quasi 150 milioni di euro nella IPO. La decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea costituisce una forte preoccupazione per il settore delle life sciences, data l’incertezza sulla futura regolamentazione dei farmaci e le preoccupazioni sull’accesso ai migliori talenti nella ricerca. Inoltre, la crescente minaccia di una Brexit ‘senza accordo’ ha portato all’allarme su possibili interruzioni di forniture di farmaci, spingendo il governo inglese a chiedere alle aziende farmaceutiche di aumentare di sei settimane le scorte dei medicinali.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

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