NICE dice no a Stivarga (Bayer)

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Il costo elevato e il fatto che non ci sia la certezza sul vantaggio in termini di sopravvivenza sarebbero i motivi per cui il National Insitute for Health and Care Excellence (NICE) inglese, l’agenzia che vigila sui costi/benefici dei farmaci, ha deciso di non dare la rimborsabilità a Stivarga, il medicinale di Bayer per il trattamento di seconda linea del tumore del fegato. Bayer sta lavorando per posizionare Stivarga come trattamento dei pazienti con tumore del fegato sui quali non ha funzionato la terapia di prima linea Nexavar. Ma secondo il NICE, il prezzo di 3.744 sterline per ciclo di terapia sarebbe ancora troppo per un trattamento palliativo. Così, l’agenzia inglese non ha neanche raccomandato la copertura tramite il Cancer Drugs Fund. Un duro colpo per l’azienda tedesca, che sta tentando di spostare i pazienti in terapia con Nexavar verso il trattamento con Stivarga. Inoltre, Bayer si trova ad affrontare la competizione di Opdivo, l’immunoterapia di Bristol-Myers Squibb che ha ottenuto a settembre l’ok per il trattamento di seconda linea del tumore del fegato. Ma Bayer ha ancora tempo per difendere il suo prodotto. Il NICE, infatti, si riunirà di nuovo il 27 novembre e poi ancora il prossimo mese con un’altra riunione di valutazione. E Bayer è già riuscita, in passato, a far cambiare idea al NICE su Stivarga, per esempio il mese scorso, quando l’agenzia inglese l’ha poi reso disponibile con il servizio sanitario nel trattamento dei tumori stromali gastrointestinali.

 

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