Baxter: crescita del 4% entro il 2020

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Crescita superiore al 4% entro il 2020. È il messaggio che Baxter ha lanciato a Wall Strett lo scorso 9 maggio in un incontro con gli azionisti. L’azienda biomedicale, che un anno fa tramite uno spin-off societario, ha separato il business del plasma dando vita a Baxalta, ha presentato i dati di crescita basati sulle prospettive di vendita tra il 2016 e il 2020; già quest’anno l’azienda con sede a Deerfield parla di una crescita dell’1%, ribaltando il trend che ipotizzava un anno in perdita.

Un board allargato
Questa inversione di tendenza in positivo per Baxter è in parte dovuta all’allargamento del board degli azionisti che lo scorso autunno ha visto l’ingresso strategico, dal punto di vista di investimenti e crescita, del gruppo finanziario Munib Islam Third Point. L’entrata nel Board ha fatto salire in pochi mesi il valore del titolo azionario al 40%. Un indice di crescita confermato dal fatto che durante l’Investor conference, le azioni Baxter sono salite del 2%.

Il trend settore per settore
È di circa 1 miliardo di dollari il ricavo che Baxter trae dalle vendite nei suoi diversi settori di business: Renal, Chirugia, Hospital Products e Integrated Pharmacy. Grandi attese arrivano in particolare dalle prospettive di crescita del business renale che annualmente dovrebbe aumentare del 5% rispetto al 3-4% degli atri settori. Nel campo dei prodotti e dispositivi per le patologie nefrologiche, i trattamenti dell’acuto rappresentano portano nelle casse dell’azienda circa 400 milioni di dollari. E quello che ci si aspetta è una crescita a doppia cifra. “L’Acute Care renale sta crecendo del 15-20% grazie all’innovazione tecnologica che presto permetterà di trattare la sepsi”, ha spiegato il nuovo CEO e Presidente José Almeida, che si è insediato a inizio 2016, e che porta con sé i successi ottenuti dalla guida di importanti operazioni commerciali tra cui quella di Covidien ora parte di Medtronic. Tra le prime decisione assunte in Baxter c’è stata una forte riduzione delle spese.

I device per la dialisi domiciliari
Sul fronte della dialisi domiciliare, Baxter offre terapie e device per la dialisi peritoneale, un trattmnento che si può eseguire la notte a casa mentre si dorme e che equivale alla terapia dell’emodalisi in ospedale. Negli stati Uniti solo il 13% dei pazienti fa uso di questa metodica ma il potenziale potrebbe essere del 40%. Secondo Almeida “i nefrologi dovrebbero essere i primi promotori di questa possibilità terapeutica.
“La questione della rimborsabilità è centrale quando si parla di dialisi domiciliare – aggiunge il CEO, che spiega come grazie al cambio dei parametri dei rimborsi approvati negli Stati Uniti nel 2011 si siano abbattute le barriere che non permettevano l’equivalenza tra i trattamenti ospedalieri e quelli domiciliari. Lo stesso è stato fatto in Asia e in parte dell’America Latina. “Ciò dimostra – conclude il numero 1 di Baxter – l’interesse da parte delle amministrazioni e il riconoscimento del valore rappresentato dalla dialisi a casa. Se ad oggi il mercato è di circa 13,4 milairdi di dollari, noi ci aspettiamo di raggiungere i 17 miliardi entro il 2021”.

 

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