Astellas traina la farmaceutica giapponese

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(Reuters Health) – Astellas Pharma ha confermato venerdì 30 gennaio le proprie previsioni sugli utili dell’intero anno in corso, grazie al balzo in avanti delle vendite del suo farmaco per il cancro alla prostata, Xtandi, che ha contrastato i costi di acquisti all’estero.

La società ha dichiarato che prevede un utile operativo di 263 miliardi di yen ($ 2,4 miliardi), cifra superiore alle aspettative medie degli analisti (256 miliardi di yen), secondo i dati IBES di Refinitiv. Lo scorso anno, Astellas ha registrato un utile operativo annuo di 244 miliardi di yen.

Le azioni della società hanno chiuso in rialzo del 2,4% a Tokyo rispetto a un aumento generale di mercato dell’1%.

Le vendite di Xtandi sono aumentate del 18% attestandosi a 298 miliardi di yen nel terzo trimestre chiuso al 31 dicembre.

Tuttavia, l’utile operativo di base del trimestre è stato inferiore del 3,3%, in parte penalizzato dal calo del 2,5% delle entrate di Prograf, utilizzato per prevenire il rigetto dei trapianti di organi.

Astellas sta accelerando le acquisizioni all’estero per ampliare il suo portafoglio di prodotti.

La prima pharma giapponese, nel mese di dicembre, ha pagato 665 miliardi di dollari per acquistare Xyphos Biosciences al fine di espandere la sua attività in ambito immuno-oncologico.

Sempre a dicembre 2019 ha annunciato l’acquisto di Audentes grazie a un accordo del valore di 2,65 miliardi di dollari per espandersi nel settore delle terapie genetiche.

Sia Xyphos che Audentes hanno sede a San Francisco, un hub per le aziende biotecnologiche che stanno ottenendo cifre notevoli dalle aziende farmaceutiche globali desiderose di rafforzare le pipeline.

Tra le altre principali aziende farmaceutiche giapponesi che hanno riportato utili, Daiichi Sankyo, la quarta compagnia farmaceutica della giapponese per volume di vendite, ha aumentato le sue previsioni sull’utile operativo per l’intero anno, adducendo come motivo una minore tassazione. Prevede di guadagnare 135 miliardi di yen nell’anno che si concluderà il 31 marzo contro i 125 miliardi previsti a ottobre.

Eisai, partner di Biogen per quanto riguarda il farmaco aducanumab, candidato alla cura della malattia di Alzheimer, ha mantenuto le previsioni sugli utili operativi per l’intero anno (110 miliardi di yen), con un aumento del 16% rispetto allo scorso anno, trainato dalle vendite del suo farmaco antitumorale Lenvima.

Le azioni Daiichi Sankyo sono aumentate dell’1,6%, mentre Eisai ha guadagnato il 2,2%.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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