Anemia falciforme: 665 mln di dollari da Novartis per candidato biotech americana

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Novartis è pronta ad acquistare il farmaco per le crisi dolorose dell’anemia falciforme di Selexys Pharmaceuticals. Costo dell’operazione: 665 milioni di dollari. Già nel 2012 l’azienda biotech americana aveva concesso l’acquisto in blocco, dopo aver messo insieme 23 milioni di dollari per finanziare un trial clinico di fase II. Ora Novartis, alla luce dei risultati della sperimentazione su SelG1, l’anticorpo anti-selectina-P che contrasta le crisi dolorose dell’anemia falciforme, ha deciso di aggiungere al pacchetto anche questo farmaco.

La fase II di sperimentazione ha preso in considerazione 198 persone con anemia falciforme, distribuite in tre gruppi: due per le due dosi di SelG1 e uno per il placebo. Tra i pazienti in terapia con la dose più elevata del farmaco, il tasso medio annuo di crisi dolorose sarebbe sceso a 1.6 contro 3.0 del placebo. La differenza del 47% è stata sufficiente a raggiungere l’endpoint primario dello studio. Ma il farmaco si sarebbe mostrato efficace anche contro una serie di endpoint secondari, compreso il tempo tra la prima e la seconda crisi. I risultati dello studio saranno presentati all’incontro annuale dell’American Society of Hematology il mese prossimo, mentre Novartis sta cercando di spingere sullo sviluppo di questo farmaco. “L’anemia falciforme colpisce milioni di persone in tutto il mondo, ma poche sono le terapie disponibili contro le crisi dolorose vaso-occlusive”, ha sottolineato Bruno Strigini, CEO di Novartis Oncology. “Con questo accordo, Novartis è in grado di sfruttare la sua posizione leader nel campo della ricerca sulle malattie ematologiche per promuovere lo sviluppo di una nuova opzione terapeutica per i malati che convivono con questa patologia”. L’accordo avvantaggia l’azienda svizzera in un campo in cui concorrono altre azienda, compresa la Global Blood Therapeutics, che ha messo a punto GBT440. In realtà i due farmaci concorrenti avrebbero indicazioni differenti. Mentre GBT440 colpirebbe direttamente la malattia, infatti, SelG1 sarebbe stato ideato per combattere i sintomi.

 

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