AbbVie, la strategia di difesa di Humira negli USA

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AbbVie sta difendendo negli USA la protezione brevettuale del suo farmaco più importante, Humira, che nel Paese a stelle e strisce nel 2017 ha realizzato 12,36 miliardi di dollari di vendite.

Sono molte le pharma interessate a produrre versioni biosimilari del blokbuster di AbbVie. Con alcune è già stato raggiunto un accordo per non competere sul mercato prima del 2023.

Una di queste è Pfizer, che potrà commercializzare il suo prodotto a partire dal 20 novembre 2023.

Amgen è stata la prima ad accordarsi con AbbVie e ha ottenuto il via libera per il lancio del suo biosimilare di Humira negli Stati Uniti a partire dal 31 gennaio 2023.

Samsung Bioepis ha firmato un accordo quest’anno che consente al suo partner commerciale MSD di lanciare il biosimilare negli Stati Uniti a partire dal 30 giugno 2023.

AbbVie sta ora cercando accordi anche con Mylan, Sandoz, Fresenius Kabi, Momenta per stabilire date di lancio scaglionate nella seconda metà del 2023.

Boehringer Ingelheim è, invece, su posizioni intransigenti. Un portavoce della pharma ha affermato che la società si sta impegnando affinchè il suo biosimilare di Humira, Cyltezo, sia “disponibile quanto prima per i pazienti negli Stati Uniti, e comunque prima del 2023”.

 

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