Zambon acquisisce Breath Therapeutics ed espande così la propria presenza nell’area delle malattie respiratorie gravi, entrando in possesso di una terapia inalatoria per la Sindrome da Bronchiolite Obliterante (BOS) in fase III di sviluppo clinico.
Il costo dell’operazione è di 140 milioni di euro, con la possibilità di arrivare ad un totale di 500 milioni di euro al raggiungimento di obiettivi regolatori e commerciali.
Il farmaco di Breath Therapeutics, selezionato per lo sviluppo clinico, è una innovativa formulazione liposomiale della cliclosporina A (L-CsA-i), disegnata per la somministrazione inalatoria con il nebulizzatore progettato da PARI specificatamente per questa molecola.
La biopharma tedesca ha avviato a livello globale due studi di fase III (BOSTON-1 e -2) per valutare la molecola L-CsA-i per il trattamento della BOS e Zambon prevede di ottenere dati dagli studi clinici di fase III nel 2021,
“Sono orgoglioso di annunciare l’acquisizione di Breath Therapeutics – commenta Roberto Tascione, Chief Executive Officer di Zambon – Questo importante accordo, il più grande della nostra storia, dimostra l’impegno di Zambon nell’area delle malattie respiratorie gravi, ampliando la nostra offerta di soluzioni per malattie senza cura e arricchendo la nostra pipeline a livello globale. La Sindrome da Bronchiolite Obliterante è una condizione fortemente debilitante. Attraverso la nostra ampia presenza geografica, le nostre competenze di ricerca e le consolidate relazioni con la comunità scientifica, potremo accelerare lo sviluppo di un nuovo potenziale trattamento per questa malattia. Inoltre, grazie alla nostra esperienza commerciale confidiamo di poter offrire il prodotto ai pazienti e ai medici nel minor tempo possibile. Questa operazione segna l’inizio di una nuova fase per Zambon, non solo per la promettente pipeline che stiamo acquisendo, ma anche per le nuove conoscenze scientifiche che svilupperemo. Sono felice di dare il benvenuto ai nuovi colleghi e di lavorare con loro, per massimizzare insieme il potenziale di queste soluzioni innovative in grado di cambiare la vita dei pazienti”.
“Desidero dare il benvenuto al team di Breath Therapeutics – commenta Elena Zambon, Presidente di Zambon- Per noi, che siamo un’impresa della Conoscenza orientata al lungo termine e continuamente focalizzata sull’innovazione, l’asset più importante sono le nostre persone, le loro competenze, le loro capacità professionali e, soprattutto, il loro commitment per migliorare la vita dei pazienti. Questa acquisizione è molto coerente con i nostri valori e la nostra visione. Siamo una “startup di 113 anni”, come dico spesso, con radici profonde e una storia di grande tradizione, fortemente impegnata a rafforzare la nostra pipeline con nuovi e rilevanti progetti di ricerca per investire nel futuro a vantaggio dei nostri pazienti e delle nostre persone.”
“In Breath Therapeutics abbiamo identificato L-CsA-i, come trattamento potenziale della BOS che potrà trasformare la vita dei pazienti che ne sono affetti – conclude Jens Stegemann, Chief Executive Officer di Breath Therapeutics – Condividiamo la visione di Zambon, una società che si fonda su valori etici, con una forte tradizione di innovazione e un autentico orientamento al paziente. Inoltre, grazie alle infrastrutture e all’impegno in R&D di Zambon abbiamo la possibilità di rafforzare in modo significativo la nostra posizione. Ora, insieme ai principali centri internazionali di trapianto polmonare che partecipano ai nostri studi BOSTON, siamo in una posizione eccellente per ottenere progressi nel trattamento della BOS”.
L’acquisizione di BREATH e del suo asset di Fase III, L-CsA-i per il trattamento della BOS, amplia la pipeline di Zambon nell’area delle malattie respiratorie gravi e consolida la sua presenza negli Stati Uniti, dove Zambon ha recentemente ottenuto il riconoscimento QIDP (Qualified Infectious Disease Product)1 e la designazione “Fast Track”2 da FDA per il colistimetato sodico in polvere per nebulizzazione nella prevenzione di esacerbazioni polmonari acute in pazienti adulti con NCFB e colonizzazione da Pseudomonas aeruginosa.