Con l’obiettivo dichiarato di entrare nella “top 3” mondiale delle lifescience entro il 2035, il Governo britannico ha presentato una nuova strategia industriale focalizzata su sei aree chiave di intervento. Il piano – parte del più ampio programma “Modern Industrial Strategy” – mira a trasformare il Regno Unito nel principale hub europeo del settore entro il 2030, dietro solo a Stati Uniti e Cina.
Investimenti pubblici in ricerca e innovazione
Il progetto si fonda su un’accelerazione degli investimenti pubblici in ricerca e innovazione, con oltre 2 miliardi di sterline destinati a iniziative come Genomics England, Our Future Health, alla UK BioBank e a nuove infrastrutture per la ricerca traslazionale. Solo Genomics England riceverà 650 milioni di sterline nei prossimi cinque anni, mentre fino a 354 milioni andranno a sostenere Our Future Health, un programma di ricerca su larga scala sulla salute della popolazione britannica.
Una “filiera” regolatoria più snella e innovativa
Tra i punti salienti della strategia spiccano il potenziamento di una piattaforma dati sanitari avanzata, sicura e pronta per l’intelligenza artificiale, che sarà la più avanzata al mondo nel settore; la riduzione dei tempi di approvazione dei trial clinici a meno di 150 giorni; e la trasformazione della MHRA in un’agenzia regolatoria più agile, in grado di offrire un percorso più rapido e chiaro per l’accesso al mercato attraverso approvazioni parallele con il National Institute for Health and Care Excellence (NICE).
Semplificazione e accelerazione per l’iter dei dispositivi medici
La strategia prevede inoltre una semplificazione dell’iter approvativo per i dispositivi medici, con l’obiettivo di facilitare l’introduzione sul mercato di tecnologie medtech innovative.
Rafforzamento della capacità produttiva nazionale
Per aumentare la capacità produttiva e attrarre investimenti globali, è previsto un forte supporto al Life Sciences Innovative Manufacturing Fund, con un finanziamento di 520 milioni di sterline dedicato a sostenere investimenti manifatturieri nel Regno Unito.
Partnership strategiche con big pharma
Il progetto mira anche a realizzare almeno una partnership strategica all’anno con importanti aziende biofarmaceutiche, favorendo collaborazioni che possano rafforzare la leadership UK nel settore. BioNTech ha già annunciato un investimento da 1 miliardo di sterline in dieci anni per rafforzare la propria presenza R&D nel Regno Unito, sostenuto da 129 milioni di fondi pubblici.
Supporto alle aziende ad alto potenziale
Infine la strategia del Governo britannico prevede la creazione di un servizio di supporto dedicato alle imprese UK ad alto potenziale, volto ad agevolarne la crescita, l’attrazione di investimenti e la permanenza nel Paese.
Una roadmap che piace a industria e comunità scientifica
Positivo il primo commento dell’Association of the British Pharmaceutical Industry (ABPI): “La strategia offre una visione chiara per la crescita economica del Regno Unito. Ora è fondamentale passare rapidamente alla fase operativa”, ha dichiarato il CEO Richard Torbett. Anche il direttore dell’UK Dementia Research Institute, Siddharthan Chandran, ha definito il piano “una pietra miliare”, auspicando un rafforzamento degli investimenti R&D per sfruttare pienamente il potenziale innovativo del Paese.