Teva potrebbe vendere il business dei generici branded per ridurre il pesante carico di debiti accumulati. Ma l’azienda israeliana starebbe pensando anche allo scorporo di BU, compreso il business dei principi attivi. Anche se il CEO ad interim Yitzhak Peterburgche non ha fatto cenni diretti a soluzioni di questo tipo durante la conferenza sul Q4 2016, il top manager, ha dichiarato che non sarà lasciato nulla di intentato,. Sulla base di queste osservazioni, l’analista di Goldman Sachs, Jami Rubin, ha affermato che “la società potrebbe prendere in considerazione la vendita di asset”. Naturalmente, il CEO che verrà nominato esprimerà la sua opinione su queste operazioni e sulla direzione che la Teva dovrà prendere. Gran parte del debito deriva dall’acquisizione, lo scorso anno, della BU generici di Allergan, per 40,5 miliardi di dollari. Un’operazione che ha portato il rapporto debito-reddito a 4,9, mentre da Teva qualcuno dichiara di voler abbassare questo rapporto a 3,5.
Notizie correlate
-
Gilead, HIV: nuovi dati importanti su lenacapavir come PrEP annuale. Presto lo studio di Fase III
In occasione della Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections... -
Payback dispositivi medici. Istituito tavolo tecnico al Mef presieduto da Giorgetti. Primo incontro il 21 marzo
Nasce al Mef un tavolo tecnico sul payback per... -
Distribuzione da ospedali a farmacie. Gemmato: “Si prosegue con medicinali simili, fra obiettivi anche farmaci orfani”
Ritirare le proprie cure direttamente nella farmacia sotto casa,...