Il superamento della barriera emato-encefalica è uno dei nodi critici della ricerca farmaceutica. Soprattutto per quanto riguarda le patologie del Sistema Nervoso Centrale. Lundbeck, pharma danese specializzata nello sviluppo di farmaci per il (SNC) basati sulla tecnologia, ha stretto un accordo con la biotech britannica Ossianix per studiare e implementare una nuova “via” di penetrazione della barriere emato-encefalica: l’uso degli anticorpi derivati dagli squali per trasportare le molecole .
Ossianix ha iniziato a lavorare con Lundbeck nel 2014. La collaborazione ha permesso di sviluppare anticorpi terapeutici in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, se collegati a un nuovo recettore variabile antigenico (VNAR) degli squali. La soluzione ha dato esiti positivi nel modello murino. Rispetto ad altri anticorpi, i VNARs sono insolitamente piccoli e stabili, caratteristiche che Ossianix pensa li renda candidati idonei per “ingannare” i trasportatori endogeni nei capillari cerebrali e, quindi, superare la barriera emato-encefalica.
Il superamento di questa unità anatomico-funzionale permetterebbe ai farmaci di centrare il bersaglio terapeutico di molte patologie del SNC. Con Ossianix, Lundbeck pensa di aver individuato l’azienda con il giusto potenziale.
Il CEO di Ossianix, Frank Walsh ,ha previsto che il primo candidato potrebbe entrare nella fase clinica entro due anni.
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