Sino Biopharmaceutical ha annunciato l’acquisizione della totalità del capitale di LaNova Medicines, biotech oncologica con sede a Shanghai, in un’operazione che potrebbe raggiungere un valore complessivo di oltre 950 milioni di dollari.
Sino Biopharm, che deteneva già una partecipazione minoritaria, entrerà in possesso del restante 95% delle quote. Il pagamento, al netto delle disponibilità liquide di LaNova, ammonterà a circa 500 milioni di dollari. L’operazione consolida la strategia di espansione di Sino Biopharm nel campo dell’innovazione oncologica.
Fondata meno di sei anni fa, LaNova ha rapidamente costruito una pipeline composta da otto candidati clinici.
Tra i progetti più promettenti figurano un coniugato anticorpo-farmaco (ADC) mirato al recettore GPRC5D, attualmente in sviluppo con AstraZeneca, e LM-299, un anticorpo bispecifico contro PD-1 e VEGF su cui MSD ha già scommesso con un pagamento upfront di 588 milioni di dollari.
Il potenziale clinico di LM-299 è stato rafforzato dal recente successo di ivonescimab, molecola strutturalmente analoga che ha superato pembrolizumab nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule.
LaNova sta inoltre sviluppando un anticorpo contro CCR8, destinato al trattamento del tumore gastrico e di altri tumori solidi — attualmente protagonista di uno studio di fase II — e un ADC anti-Claudina 18.2 già in fase III in Cina.
L’operazione Sino Biopharm – LaNova rappresenta un ulteriore segnale della trasformazione in atto nel settore biotech cinese, ormai capace di attrarre e stringere accordi strategici con le principali multinazionali farmaceutiche occidentali, passando da una fase imitativa a una leadership progettuale in ambito R&D.