Sanofi, Premio Letterario Angelo Zanibelli 2025 “La parola che cura”. Storie ed emozioni legate alla salute

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L’Ambasciata di Francia a Roma ha ospitato, martedì 21 ottobre, la cerimonia di premiazione dell’edizione 2025 del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”. Il riconoscimento è stato istituito da Sanofi in memoria di Angelo Zanibelli, storico Direttore delle Relazioni istituzionali dell’azienda.

Il Premio Zanibelli rappresenta ormai un appuntamento consolidato nel panorama culturale e sanitario italiano, che offre un palcoscenico prestigioso a pazienti, associazioni pazienti, caregiver e alle diverse professionalità della salute e della sanità che scelgono la narrazione come strumento di condivisione e riflessione.

L’edizione 2025 del Premio
I temi di questa tredicesima edizione – che ha visto in gara quasi 150 tra opere edite e inedite – hanno spaziato dalla crisi del sistema sanitario all’organizzazione della medicina d’urgenza, dalla crescita demografica grazie a percorsi assistiti in gravidanza al ruolo delle donne nella storia della medicina, da diversi ambiti della prevenzione e della patologia, alla gestione della perdita e del lutto, al mondo dell’infanzia.

Nella sezione narrativa, i romanzi hanno dato voce a esperienze personali legate a patologie come la sclerosi multipla, i tumori, l’autismo e i disturbi alimentari, mettendo in evidenza storie di coraggio e resilienza. Non sono mancati, inoltre, i racconti che hanno riportato in luce figure storiche, come la vicenda di una pioniera della medicina medievale, testimonianza del ruolo fondamentale delle donne nella cura e nell’innovazione.

“E’ sempre emozionante come il nostro Premio letterario sia capace di intercettare temi attuali e stringenti per la nostra società – afferma Marcello Cattani, Presidente e Ad Sanofi Italia e Malta – Si conferma come un osservatorio unico, privilegiato, in grado di sintonizzarsi con le sfide del nostro tempo. Sostenere e diffondere questi racconti significa per noi molto più che premiare dei libri: significa dare un contributo concreto affinché la comunità sia più informata, consapevole e solidale”.

“In un’epoca in cui la salute è al centro del dibattito pubblico – continua Cattani – Sanofi vuole essere promotore di cultura e sensibilizzazione, affiancare le persone nel loro percorso non solo terapeutico, ma anche sociale ed emotivo. Perché ogni storia di cura può diventare un patrimonio condiviso di crescita e speranza. La parola come strumento dell’ispirazione al progresso, al valore e all’impatto sulla collettività che Sanofi, come azienda delle Scienze della vita, sostiene quotidianamente”.

La Giuria del Premio
Anche quest’anno a guidare i lavori della Giuria del Premio è stato il Presidente Gianni Letta, giornalista ed ex Segretario del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, affiancato da un gruppo di esperti provenienti dal mondo della politica, della cultura, della sanità e del giornalismo:

Paola Binetti, Senatrice della XVIII Legislatura;

Enrica Giorgetti, Direttore di Farmindustria;

Maria Latella, giornalista;

Beatrice Lorenzin, Senatrice della XIX Legislatura, già Ministro della Salute;

Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma;

Giovanni Malagò, già Presidente Comitato Olimpico Nazionale Italiano;

Andrea Mandelli, Deputato della XVIII Legislatura e Presidente della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani, già Vice Presidente Camera dei Deputati;

Anna Lisa Mandorino, Segretario generale di Cittadinanzattiva;

Andrea Manto, Direttore del Centro per la Pastorale della Famiglia del Vicariato di Roma;

Lavinia Mennuni, Senatrice della XIX Legislatura;

Candida Morvillo, giornalista;

Elena Murelli, Senatrice della XIX Legislatura,

Marta Perego, giornalista e content creator culturale;

Walter Ricciardi, Professore Ordinario di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma;

Matteo Zanibelli, membro di diritto;

Orazio Schillaci, Ministro della Salute, Membro d’onore della Giuria.

I vincitori

Categoria “Opere edite”

Per la categoria Narrativa, la Giuria ha designato come vincitore “Trotula” di Emilia Zazza (edito da Manni), romanzo divertente e appassionante sull’eccezionale figura della donna che nel Medioevo rivoluzionò la medicina grazie a una nuova attenzione all’universo femminile.

Per la Saggistica il premio è andato a Daniele Coen per la sua opera “Corsia d’emergenza” (edito da Chiarelettere): la testimonianza di un medico che per quarant’anni ha operato nel reparto oggi più in crisi della sanità italiana che lancia il proprio allarme in un racconto empatico, intimo e profondamente umano.

Per la categoria Illustrati il premio è andato al volume “Mi manchi già” di Alberto Pellai, illustrato da Ilaria Zanellato ed edito da De Agostini, che affronta con delicatezza il tema del lutto e della separazione, offrendo una guida poetica e illustrata per aiutare bambini e famiglie a superare la perdita e a custodire i ricordi.

Categoria “Opere inedite”:
Come migliore manoscritto tra quelli pervenuti, la Giuria ha scelto di premiare con la pubblicazione presso Piemme Editori “Come i girasoli sotto la pioggia” di Stefano Marando. Attraverso la forma del diario, l’opera affronta con sincerità e intensità i temi della salute mentale, della terapia e della fragilità umana, mostrando come la scrittura stessa possa diventare strumento di cura.

La Menzione speciale
Momento particolarmente emozionante della serata è stato quello della Menzione speciale della Giuria, andata a “Le parole per dirlo” del giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano Franco Di Mare edito da SEM, un’opera che ha dato voce alle vittime invisibili della guerra e riflette sul potere della parola nella narrazione della malattia.

I premi speciali
Il premio “Personaggio dell’anno” è stato attribuito, in memoria, al professor Giovanni Scambia, Direttore del Polo Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Scomparso prematuramente nel febbraio scorso, Scambia è stato tra i massimi specialisti a livello mondiale in ginecologia oncologica. La Giuria ha voluto conferirgli il premio per aver contribuito, con il proprio lavoro, ad una migliore comprensione delle dinamiche in ambito sanitario o clinico.

Il premio “La parola che cura” – dedicato all’operato delle associazioni di pazienti e caregiver per le attività di comunicazione, divulgazione e/o conoscenza delle patologie di riferimento e delle problematiche ad esse connessa – è stato assegnato a Giuseppe Ciancamerla, Presidente dell’associazione Conacuore, per l’attività di insegnamento della rianimazione cardiocerebrale svolta nelle scuole della Vlle d’Aosta negli ultimi anni.

Il premio “Giovani e futuro” – destinato a un giovane entro i 27 anni laureato in facoltà economiche, scienze politiche, scienze della comunicazione e giurisprudenza – è stato assegnato a Giulia Monzi per il suo elaborato sul rapporto tra pubblico e privato in ambito sanitario. La giovane dottoressa potrà svolgere un’esperienza formativa come tirocinante retribuita presso il Dipartimento di Public Affairs di Sanofi Italia a Roma.

 

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