Sandoz, l’azienda di farmaci generici che sta per essere scorporata da Novartis, costruirà un impianto in Slovenia per aumentare la sua capacità di produrre biosimilari.
La pharma svizzera prevede di investire almeno 400 milioni di dollari nell’operazione.
La costruzione del nuovo sito “sottolinea la nostra ambizione di essere il leader globale sostenibile nei biosimilari, un segmento che si prevede crescerà a due cifre all’anno nel prossimo decennio”, dichiara Richard Saynor, CEO di Sandoz.
Sandoz prepara il forte investimento proprio mentre molte biopharma stanno per affrontare il più grande “precipizio brevettuale” degli ultimi anni.
Secondo le stime, entro la fine del decennio, più di 200 miliardi di dollari di entrate annuali saranno a rischio con la scadenza dei brevetti di alcuni dei farmaci biologici più venduti del settore. Tra questi, Keytruda di MSD e Stelara di Johnson & Johnson.
Sandoz stima che i mercati dei biosimilari e dei farmaci generici aumenteranno rispettivamente del 17% e del 4% ogni anno fino al 2031, man mano che scadranno i brevetti che coprono i prodotti di punta.
La costruzione dell’impianto sloveno dovrebbe iniziare quest’anno; la struttura dovrebbe essere operativa entro la fine del 2026.
