Q3 Gilead: decolla lenacapavir, frenano le terapie cellulari

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A valle del Q3 appena concluso, Gilead rivede al rialzo di 100 milioni di dollari la soglia minima della propria guidance annuale e aumenta al 5% le stime di crescita per il segmento HIV.

Negli ultimi trimestri, le relazioni di Gilead sono state dominate dal lancio di Yeztugo (lenacapavir), la nuova PrEP a lunga durata d’azione. In occasione della conference call sui risultati del Q3 2025, la pharma statunitense ha reso noti i dati dei primi cinque mesi di presenza della terapia sul mercato, dopo l’approvazione FDA.

Dal lancio negli Stati Uniti, avvenuto a giugno, lenacapavir ha generato 54 milioni di dollari di vendite, di cui 39 milioni solo nel Q3. L’azienda stima che la terapia contribuirà per 150 milioni di dollari al fatturato 2025; una previsione che gli analisti di Citi definiscono addirittura “prudente”, giacché una spinta importante all’adozione di lenacapavir arriva anche dalle nuove raccomandazioni per la PrEP diffuse da enti come il CDC statunitense e l’OMS, che ne consolidano il ruolo di opzione “di punta” nella strategia preventiva per l’HIV.

Il segmento HIV, primo “motore” di Gilead
Dei 7,3 miliardi di dollari di vendite realizzati nel trimestre, 5,3 miliardi provengono dal portafoglio HIV, con Biktarvy (bictegravir / emtricitabina / tenofovir alafenamide) che da solo ha totalizzato 3,7 miliardi.

Sugli scudi anche Descovy (emtricitabina / tenofovir alafenamide), la collaudata terapia giornaliera di Gilead, che nel Q3 ha catturato il 45% del mercato PrEP statunitense, con un +20% su base annua.

Frenano le terapie cellulari
A fianco della crescita nel segmento HIV, Gilead ha registrato flessioni nelle vendite delle terapie cellulari Yescarta (axicabtagene ciloleucel) e Tecartus (brexucabtagene autoleucel), oltre che del farmaco anti COVID-19 Veklury (remdesivir), che hanno inciso negativamente per il 2% sugli incassi trimestrali.

Yescarta ha registrato una flessione del 10%, attestandosi a 349 milioni di dollari, mentre Tecartus è sceso del 15%, fermandosi a 83 milioni di dollari di incassi. Nonostante il trend negativo atteso, Gilead ha già approvato circa 40 centri di terapia cellulare, confermando il proprio impegno nell’espansione del segmento.

Infine, una nota molto positiva arriva da Lizdelvi (seladelpar), farmaco per le malattie epatiche, protagonista di una crescita sequenziale del 35%, che lo ha portato a raggiungere 105 milioni di dollari di vendite. A poco più di un anno dall’approvazione per la colangite biliare primitiva (PBC), il farmaco è ormai considerato il prodotto di riferimento in seconda linea per questa patologia.

 

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