In occasione della Giornata mondiale del tumore al polmone, che si celebra il 1° agosto, PharmaMar rinnova il proprio impegno per portare innovazione terapeutica ai pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC), una delle forme più aggressive e difficili da trattare tra le neoplasie polmonari.
Il tumore al polmone resta una delle principali cause di morte oncologica in Italia e nel mondo, con 44.831 nuove diagnosi stimate ogni anno solo nel nostro Paese. Di queste, circa il 12% riguarda proprio lo SCLC, patologia a rapida progressione e con opzioni terapeutiche storicamente molto limitate.
Negli ultimi anni, però, si stanno aprendo nuove prospettive terapeutiche grazie alla ricerca su composti innovativi. Tra questi, un composto sintetico di origine marina, derivato dall’invertebrato Ecteinascidia turbinata, ha mostrato risultati promettenti in combinazione con l’immunoterapia come trattamento di mantenimento in prima linea per i pazienti con SCLC in stadio esteso (ES-SCLC).
I dati dello studio di fase III IMforte, presentati all’ASCO 2025 e pubblicati da The Lancet, confermano il valore di questa nuova combinazione terapeutica: ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte, con una sopravvivenza globale mediana di 13,2 mesi rispetto ai 10,6 della sola immunoterapia.
“Il carcinoma polmonare a piccole cellule è una delle forme più aggressive e difficili da trattare di tumore del polmone. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi avviene quando la malattia è già in fase avanzata e le opzioni terapeutiche a disposizione sono limitate – commenta Silvia Novello, Direttrice della Struttura Complessa a direzione universitaria di Oncologia Medica dell’Ospedale San Luigi di Orbassano e Professoressa Ordinaria di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Torino – I risultati dello studio IMforte rappresentano un’importante novità: la nuova combinazione ha dimostrato un beneficio clinico significativo, con un miglioramento della sopravvivenza globale e della sopravvivenza libera da progressione. Si tratta di dati estremamente incoraggianti che potrebbero cambiare concretamente l’approccio terapeutico per questi pazienti e aprire una nuova prospettiva di trattamento per una popolazione finora e per troppo tempo priva di alternative efficaci”.
Un modello di ricerca unico
Alla base del percorso di PharmaMar in oncologia c’è un modello di ricerca unico nel panorama internazionale: lo studio delle molecole marine per la cura del cancro. Una scelta pionieristica che ha permesso all’azienda di sviluppare terapie con meccanismi d’azione innovativi e alternativi alla chemioterapia tradizionale.
“In PharmaMar siamo guidati dalla passione e dalla volontà di migliorare concretamente la vita dei pazienti oncologici – dichiara Davide Roccato, Country Manager Oncology di PharmaMar Italia – La nostra unicità risiede nell’avere creduto, per primi, nelle potenzialità del mare come fonte di nuove terapie antitumorali. Gli invertebrati marini, in particolare, si sono rivelati straordinari alleati nella ricerca di soluzioni per forme tumorali gravi, spesso orfane di cura”.
Nel proprio centro R&S di Madrid, PharmaMar conserva oltre 500.000 campioni congelati di invertebrati marini raccolti in oltre 35 Paesi. Ogni anno vengono selezionati circa 2.000 nuovi campioni, sempre in quantità limitate e nel rispetto del Protocollo di Nagoya sulla biodiversità. Attraverso l’esplorazione delle profondità marine e una ricerca sostenibile, PharmaMar punta a trasformare il futuro terapeutico di pazienti con bisogni ancora insoddisfatti, come quelli con carcinoma polmonare a piccole cellule.